Pensioni, esodati: continua la battaglia per la salvaguardia

Il punto sulla questione esodati

Gli ultimi 6.000 Esodati Esclusi rinnovano l’appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Governo ed a tutte le forze politiche affinché “sia approvato l’emendamento nr. 58.0.10 alla Legge di Bilancio 2020 presentato in Commissione Bilancio dai Senatori PD Nannicini, Laus e Manca con il quale si rende finalmente GIUSTIZIA agli Esodati iniquamente discriminati dall’Ottava Salvaguardia che, nella Legge di Bilancio 2017, ha tutelato al requisito pensionistico del 31/12/2021 solo una delle sei categorie di lavoratori in essa comprese, lasciando altre MIGLIAIA di lavoratori, a parità di diritti, privati della meritata pensione”.

“Il Ministro Luigi Di Maio ci aveva promesso di porre rimedio a questa iniquità già ai tempi del Decreto Dignità e poi nella Legge di Bilancio dell’anno scorso, senza però che tali promesse fossero poi mantenute. Di conseguenza ci aspettiamo a maggior ragione che, come tutte le altre forze politiche, il Ministro Di Maio e il suo Movimento siano in prima linea per difendere i diritti anche di noi CITTADINI ESODATI in questa battaglia di equità e giustizia”, ha dichiarato il Comitato 6.000 esodati esclusi.

“Mentre si discutono ipotesi di nuove riforme pensionistiche per attenuare le devastanti conseguenze della Legge Fornero sulle esistenze dei lavoratori italiani – e ci si preoccupa di non creare “altri esodati” quando andrà a esaurimento la Quota 100 – ancora ci sono 6.000 CITTADINI ESODATI a cui è stata finora negata GIUSTIZIA, che hanno ormai esaurito ogni risorsa economica e esistenziale“, ha proseguito il Comitato 6.000 esodati esclusi, aggiungendo:”Gli Esodati NON SONO NUMERI: sono persone in carne ed ossa e ricordano alle Istituzioni e ai politici che questo è l’ultimo Natale che intendono passare in queste condizioni disumane, vittime della crudeltà dello Stato che si è accanito sui più deboli e indifesi, soprattutto sulle donne che sono la maggioranza di noi ancora esclusi, e che si ritrovano negata la meritata pensione”.

Il Fondo per gli esodati

“Dalla fine del 2016 quasi 800 Milioni presenti nel Fondo costituito per Legge per gli Esodati sono stati dirottati, in spregio a quanto previsto dalla stessa Legge, nel FOSF dove se ne sono perse le tracce. Gli Esodati chiedono che questi fondi vengano recuperati portando finalmente EQUITÀ e GIUSTIZIA nelle vite di 6.000 cittadini italiani – traditi da uno Stato che per opportunità politica, economica o di altro genere ha già fatto cassa su di noi ripetute volte nel corso degli anni a partire dalla Legge Fornero – per evitare il rischio che questo genere di vergognose operazioni si possa ripetere nuovamente anche ora, accampando presunte motivazioni di mancanza di risorse”, ha precisato il Comitato 6.000 esodati esclusi.

La quantificazione della platea

Il Comitato 6.000 esodati esclusi ha, quindi, sottolineato: “Dall’inizio di questa Legislatura gli ultimi Esodati hanno chiesto ripetutamente ai Ministri del Lavoro che si sono succeduti di interpellare INPS per avere la quantificazione precisa della nostra platea (fornendo pure l’esatta interrogazione da effettuare) e quindi poter procedere al varo della sanatoria, e questa richiesta ci era stato garantito sarebbe stata inoltrata, quindi non accettiamo che l’imprecisa quantificazione faccia ipotizzare costi irreali e così respingere o modificare l’emendamento negandoci ancora una volta il diritto dovuto”.

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