Smart working: tutte le novità in programma dal primo aprile 2022

Smartworking, lavoro agile e misure per i fragili, tutte le novità fino al 30 giugno 2022

Il giorno 31 marzo sarà l’ultimo di uno stato d’emergenza che dura ormai dal 31 gennaio 2020: sono trascorsi più di due anni. Spiega infatti il sito de Il Giornale, che dal 1° aprile, a livello legislativo l’Italia tornerà all’epoca pre-Covid e il Governo non avrà più i poteri straordinari di adesso. Si tornerà, dunque, a lavorare in presenza o rimarrà attivo lo smart working?

Accordo individuale!

Da un lato, sicuramente si tornerà negli uffici, soprattutto quelli della Pubblica Amministrazione, ma tutto si deciderà tra gli accordi del singolo lavoratore con l’azienda. Se fino all’ultimo giorno di marzo è prevista una procedura semplificata per il avoro da remoto, dal 1° aprile non sarà più così. Il primo decreto in materia fu preso il 17 marzo 2020 inserendo l’obbligo di smart working “ove fosse possibile”; la misura è stata prorogata più volte fin quando non si è raggiunto un protocollo di massima per il settore privato che prevede “il ricorso al lavoro di remoto su base volontaria e con un accordo individuale tra l’azienda e il lavoratore”.

Nel settore pubblico si è tornati in presenza già dal 15 ottobre 2021. Come stabilito dall linee guida del Ministero della Funzione pubblica, in alcuni casi ci sarà un’adesione su base volontaria e consensuale “ma sarà supportato l’accesso allo smart working a lavoratori in condizioni di difficoltà“. Sono più di 5.370.000 i lavoratori da remoto nel primo trimestre del 2021, scesi a 4.710.000 nel secondo trimestre e a poco più di quattro milioni nel terzo trimestre.

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