Si moltiplicano in tutta Italia le chiusure delle scuole e il ricorso alla didattica a distanza, per l’intensificarsi della pandemia dovuto alla variante inglese del Covid-19. È imminente un parere tecnico del Cts, richiesto dai governatori, sulla situazione epidemiologica nelle scuole. Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha rilasciato una dichiarazione.
Ha detto che “il tasso di incidenza sta crescendo in età scolastica. Abbiamo una diminuzione dell’età media dei casi: ciò può essere un primo effetto delle vaccinazioni sugli anziani e soggetti nelle Rsa. Però cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e ciò potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini ma senza forme gravi. Quest’ultimo è un elemento di cui tenere conto”. Rezza ha aggiunto che “quando si parla di chiusure scolastiche è sempre doloroso. Ma laddove ci sono dei focolai o presenza di varianti è chiaro che tale decisione dolorosa è assolutamente da considerare. Dobbiamo essere pragmatici”.
Chiusura delle scuole nelle Marche!
Intanto nelle Marche il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha firmato un’ordinanza che dispone, a partire da sabato 27 febbraio e fino al 5 marzo, la didattica a distanza al 100% in tutte le scuole superiori di questa regione. Nelle sole province di Ancona e Macerata la stessa modalità in Dad al 100% riguarderà anche le seconde e terze classi delle scuole medie.
Campania, De Luca annuncia la chiusura!
Il governatore Vincenzo De Luca, ha annunciato la chiusura di “tutte le scuole” da lunedì 1 marzo. “Siamo obbligati a prendere misure drastiche”, ha spiegato il presidente campano. De Luca ha sottolineato che soprattutto nelle scuole di Napoli si sono registrati diversi casi di variante inglese. “Prima dobbiamo completare la vaccinazione del personale scolastico e poi parleremo di riapertura”
