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Saldo e stralcio cartelle, chi ne ha diritto secondo il testo della manovra

Si potrà beneficiare del condono solo con un Isee non superiore ai 20mila euro o in presenza di una procedura di liquidazione. Cosa c'è da sapere.

Autore: Mariella Marotta
4 Gennaio 2019
- Categoria: News, Politica ed Economia
Saldo e stralcio cartelle, chi ne ha diritto secondo il testo della manovra

Il saldo e stralcio per gli omessi versamenti era saltato all’ultimo minuto dal decreto fiscale. Ora rientra con la Legge di Bilancio, approvata nella notte tra sabato 22 e domenica 23 dicembre 2018 al Senato e in attesa del voto di fiducia alla Camera (il cui esito è però, al momento, scontato). Come funziona? I contribuenti con un indice di reddito equivalente Isee non superiore a 20 mila euro potranno regolarizzare il mancato pagamento delle imposte con un’aliquota super scontata e senza sanzioni e interessi. Sarà possibile, con questo meccanismo, regolarizzare le imposte non versate tra il 2000 ed il 2017.

Come funzionerà il saldo e stralcio delle cartelle

Alla fine il condono ci sarà, ma sarà un condono light, destinato cioè a chi ha un Isee non superiore ai 20mila euro. Con la legge di bilancio è stato approvato anche il così detto saldo e stralcio delle cartelle. A spuntarla sono stati i 5 Stelle, che chiedevano soglie più basse. Ma a chi è rivolta la misura? E quanto si risparmia? Lo spiega il sito Fisco Oggi, rivista on line dell’Agenzia delle Entrate. A beneficiare del condono saranno coloro che, secondo il legislatore, versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica. Che sussiste nei seguenti casi:

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Quando l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) riferito al proprio nucleo familiare non supera il limite di 20mila euro. Se alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, risulta aperta la procedura di liquidazione (articolo 14-ter della legge 3/2012).

Si paga in base al reddito. Chi ha un Isee pari o inferiore a 8500 euro potrà estinguere il proprio debito col Fisco pagando solo il 16%. Chi ha un Isee compreso tra gli 8.500 e i 12.500 euro pagherà invece il 20%, mentre coloro che dichiarano più di 12.500 euro (ma non oltre i 20mila) dovranno sborsare il 35%. La somma è ancora più bassa in presenza di una procedura di liquidazione.

Ricapitolando: -10 %, se è stata aperta una procedura di liquidazione; – 16%, se l’Isee non supera 8.500 euro; – 20%, se l’Isee supera 8.500 ma non 12.500 euro; – 35%, se l’Isee supera 12.500 ma non 20.000 euro

L’estinzione del debito può avvenire in un’unica soluzione (entro il 30 novembre 2019) o in rate pari a: 35%, con scadenza fissata al 30 novembre 2019; 20%, con scadenza al 31 marzo 2020; 15%, con scadenza al 31 luglio 2020: 15%, con scadenza al 31 marzo 2021; restante 15%, con scadenza al 31 luglio 2021.In caso di pagamento rateale, dal 1° dicembre 2019 vanno applicati gli interessi al tasso del 2% annuo.

Mariella Marotta

Mariella Marotta

Laureanda in Studi Umanistici, indirizzo in Lettere Moderne, all’Università Federico II di Napoli, è appassionata di arte, letteratura, cinema, moda e da ex pugile, di sport.
Mail: [email protected]

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