Rottamazione ter: cosa succede alle cartelle pervenute nel 2018? Rientrano nel condono?

Le cartelle si rottamano online con il servizio “Faidate” di agenzia delle Entrate-Riscossione

L’art 3 del Decreto Legge n. 119/2018 prevede la Definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 (cosiddetta “rottamazione-ter”). Chi intende aderire pagherà l’importo residuo delle somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Rottamazione e cartelle esattoriali; analisi del significato di “carico”

Analizziamo la definizione di “carico” oggetto della nuova definizione agevolata che consente al debitore di definire in maniera agevolata anche singoli carichi iscritti a ruolo. L’Agenzia fornisce chiarimenti sul significato da attribuire al termine “carico” utilizzato dal legislatore. Per carico deve intendersi la singola partita di ruolo ovverosia l’insieme delle singole voci (tributo, sanzioni, interessi, eccetera) unitariamente riconducibili a uno specifico debito del contribuente.

Ai fini della rottamazione, la singola partita non può essere frazionata. In altri termini, se è vero che il contribuente può scegliere se definire tutti o solo alcuni dei carichi a lui riferiti, per fruire dei benefici previsti dalla legge, scelto il carico da rottamare, è tenuto a pagare tutti gli importi compresi nella partita di ruolo (tranne, come detto, sanzioni e interessi di mora).

Con l’espressione “carichi affidati” il legislatore si riferisce ai carichi trasmessi, nell’arco temporale 2000/2017, all’agente della riscossione e, quindi, usciti dalla disponibilità dell’ente creditore. Con specifico riferimento ai carichi che l’Agenzia delle Entrate, in veste di ente creditore, affida all’agente della riscossione, la circolare chiarisce che l’espressione “carichi affidati” deve essere intesa nel senso di “carichi trasmessi” in via telematica entro il 31 dicembre 2017: ciò vale sia per quelli relativi ad accertamenti esecutivi sia per quelli riscossi tramite cartella di pagamento.

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