L’Anp -Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani ha incontrato oltre trenta Prefetti in tutta Italia, per sollecitare un intervento del Governo sulle pensioni minime e la tutela delle pensioni basse. Per Anp-Cia: “Restano all’ordine del giorno, tra le faccende irrisolte, come manifestato nell’Assemblea nazionale a inizio anno, quella relativa al blocco delle indicizzazioni che impedisce l’effettivo adeguamento delle pensioni al costo della vita reale.
Inoltre, al tema degli assegni minimi, non superato dalla cosiddetta pensione di cittadinanza, si aggiunge ancora quello di una sanità poco incisiva, di una mancata crescita economica con rischio recessione e isolamento internazionale”. Per il Presidente nazionale Anp, Alessandro Del Carlo, è incoraggiante che nel programma di Governo si parli di pensioni di garanzia per i giovani, “una dichiarazione di responsabilità importante che tiene conto del futuro di queste generazioni, destinate, a cominciare dagli agricoltori, a pensioni da fame”.
“Il Paese che Vogliamo”
Anp rilancia: “Il Paese che Vogliamo“, un progetto di riforma su cui Cia si sta già confrontando con Regioni ed Enti locali, in particolare proprio per sanare l’enorme e inaccettabile gap tra zone urbane e rurali d’Italia, “anche in termini di accessibilità ai servizi con gli anziani tra i più penalizzati”. “Saremo ancora fortemente in campo disponibili a collaborare con i Ministeri preposti, perché si garantisca la tutela dei diritti dei pensionati e degli anziani”, ha precisato Del Carlo.
Rilancio delle aree rurali
“E’ tuttavia sul tema dei servizi e della sanità, intesa come sistema pubblico e universalistico, che si gioca la partita della coesione sociale. Riconosciamo gli intenti positivi espressi dal Governo Conte bis, ma occorre mettere mano seriamente al rilancio delle aree rurali”, ha puntualizzato Del Carlo.
