Riforma pensioni: la spesa pensionistica ed assistenziale nell’analisi di Itinerari previdenziali

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Nel Sesto Rapporto – “Il Bilancio del Sistema Previdenziale italiano – Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza per l’anno 2017”, il Centro Studi e ricerche Itinerari previdenziali ha illustrato gli andamenti della spesa pensionistica, delle entrate contributive e dei saldi delle differenti gestioni pubbliche e privatizzate che compongono il sistema pensionistico obbligatorio italiano dal 1989 al 2017.

Dal dossier si ricava che nel 2017 la spesa totale per pensioni delle gestioni pubbliche e privatizzate del sistema obbligatorio, è ammontata a 220,843 miliardi di euro, con un aumento di 2,339 miliardi rispetto al 2016, pari all’1,07%. “Tenendo conto della quota assistenziale erogata in forma di pensione attraverso la GIAS, la spesa totale sale a 256.425, con un incremento pressoché identico (+1,06%) a quello della spesa previdenziale in senso stretto”, ha precisato Itinerari previdenziali.

La spesa previdenziale nel 2017

Nel Sesto Rapporto di Itinerari previdenziali, i dati evidenziano che la spesa previdenziale ha avuto nel 2017 una leggera accelerazione rispetto al precedente triennio (2014-2016) in cui la crescita media risultava uguale allo 0,6%. Sempre nel 2017, le entrate derivanti dai contributi sono ammontate a 199,842 miliardi di euro, in aumento sull’anno precedente di 3,320 miliardi, equivalenti all’1,69%.

Si legge nel rapporto: “Le variazioni confermano la tendenza emersa a partire dal 2014 ovvero, che la leggera ripresa dell’economia e dell’occupazione ha spinto di nuovo all’aumento le entrate contributive che avevano registrato una brusca frenata negli anni peggiori della crisi. Escludendo la componente di spesa di carattere assistenziale coperta dalla GIAS che è ammontata a 35,582 miliardi di euro, il saldo tra entrate contributive e uscite per prestazioni è risultato negativo per 21,001 miliardi di euro.

Sommando il disavanzo e la componente assistenziale, il finanziamento della spesa non coperto da contribuzione, cioè a carico della fiscalità generale è stato di circa 56,6 miliardi di euro, a dimostrazione del persistere di uno squilibrio contabile nelle gestioni previdenziali che, tuttavia, registra dinamiche significativamente difformi nell’arco di tempo su cui si estende l’analisi.

Riforme previdenziali e spesa pensionistica

“Come si è già sottolineato nel precedente Rapporto”, chiarisce Itinerari Previdenziali, “non è semplice interpretare il disallineamento nelle dinamiche delle diverse voci della spesa pubblica. Focalizzando l’attenzione su due particolari periodi, la fase delle riforme pensionistiche e quella della crisi, si può però ipotizzare
che mentre alcuni aggregati di spesa pubblica siano più rapidamente influenzati dall’andamento congiunturale e dalle misure di politica economica adottate, le riforme miranti a tenere sotto controllo la spesa pensionistica abbiano effetti in prevalenza nel medio/lungo termine, essendo le dinamiche inerziali molto condizionate dal quadro normativo preesistente”.

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