Riforma pensioni e legge di Bilancio 2018: ultime novità per i lavori gravosi

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Pensioni e lavori gravosi nella Legge di Bilancio 2018. Nella legge di Bilancio 2018 sono contenute alcune misure sulla previdenza rivolte a coloro che svolgono mansioni gravose. La platea dei beneficiari dell’Ape social ha avuto un’estensione, includendo altre quattro categorie. Le mansioni gravose beneficiarie dell’Ape sociale sono escluse dall’adeguamento alla speranza di vita che porterà nel 2019 l’età pensionabile a 67 anni.

Nella Legge di Bilancio 2018è stata stabilita l’istituzione di una Commissione tecnica per i lavori gravosi:”Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Ministro della salute, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è istituita una Commissione tecnica incaricata di studiare la gravosità delle occupazioni, anche in relazione all’età anagrafica e alle condizioni soggettive dei lavoratori e delle lavoratrici, anche derivanti dall’esposizione ambientale o diretta ad agenti patogeni.

Pensioni e Legge di Bilancio 2018: la Commissione tecnica per i lavori gravosi.

La Commissione ha il compito di acquisire elementi conoscitivi e metodologie scientifiche a supporto della valutazione delle politiche statali in materia previdenziale e assistenziale. La Commissione e’ presieduta dal presidente dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) ed è composta da rappresentanti del Ministero dell’economia e delle finanze, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero della salute, del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’Istat, dell’Inps, dell’Inail, del Consiglio superiore degli attuari, nonché da esperti in materie economiche, statistiche e attuariali designati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale dei datori di lavoro e dei lavoratori, secondo le modalità previste dal decreto di cui al primo periodo.

Con il medesimo decreto sono altresì disciplinate le modalità di funzionamento della Commissione, nonché la possibilità di richiesta di contributi e proposte a esperti e ad accademici appartenenti a istituzioni nazionali, europee e internazionali competenti nelle materie oggetto di studio. La Commissione conclude i lavori entro il 30 settembre 2018 ed entro i dieci giorni successivi il Governo presenta alle Camere una relazione sugli esiti dei lavori della Commissione”.

 

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