Riforma pensioni, ultime novità: addio a Quota 100, si affaccia l’ipotesi Quota 102!

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Con la nuova riforma delle pensioni che partirà il primo gennaio 2022 non si potrà più andare in pensione con Quota 100, cioè 62 anni di età e 38 anni di contributi. Il provvedimento, introdotto nel 2019, si esaurirà alla sua scadenza naturale fissata alla fine del 2021 e non sarà rinnovato. Questo è emerso nell’ultimo incontro tra Governo e Sindacati, con l’impegno comune di mettere a punto un meccanismo che eviti lo scalone tanto temuto per l’uscita, che sarebbe di ben cinque anni.

Questo perché per andare in pensione di vecchiaia bisogna raggiungere i 67 anni di età mentre la quota 100 permette di uscire a 62 anni. Al momento, secondo il sito del Corriere, la soluzione più probabile sembra essere una Quota 102. In altre parole, si parla della possibilità di far subentrare alla quota 100, la possibilità di andare in pensione, dal 2022, a 64 anni di età e con 38 di contributi. Nella pratica si tratterebbe di un meccanismo simile a quello di Quota 100, con la differenza dell’età anagrafica.

Differenza d’età anagrafica, ma non solo…!

Quota 102 in effetti permetterebbe di andare in pensione con 38 anni di contributi, come nel caso di Quota 100, ma con un’età anagrafica più alta, pari a 64 anni e non più a 62. Un’altra differenza non trascurabile è data dal taglio dell’assegno, giacché la pensione anticipata con Quota 102 potrà avvenire solo accettando una sforbiciata compresa tra il 2,8% e il 3% del montante contributivo per ciascun anno necessario al raggiungimento dei requisiti di età previsti per la pensione di vecchiaia.

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