Processo civile, che cosa prevede la riforma

Riforma della giustizia: in arrivo 27.000 assunzioni nella Pa

La riforma del processo civile è stata approvata al Senato con 201 voti favorevoli e 30 contrari. Sul provvedimento il Governo ha posto il voto di fiducia. Ora passa alla Camera per l’approvazione definitiva. La riforma punta a semplificare i procedimenti civili nelle forme e nei tempi, per fornire risposte più celeri ai cittadini e favorire l’attrazione degli investimenti stranieri. Essa, come spiega il sito tg24.sky.it, ruota intorno agli impegni assunti dal Governo con l’Europa nel Pnrr: l’obiettivo ridurre del 40% i tempi dei procedimenti.

Viene istituito un rito unitario in luogo della frammentazione dei procedimenti in materia di famiglia, decisa valorizzazione delle tutele nelle ipotesi di violenza familiare e domestica a salvaguardia delle vittime. Valorizzata anche la mediazione familiare e la figura del curatore speciale a tutela del minore quando vi sia il rischio di un pregiudizio per lo stesso. Viene istituito il tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie: tribunali circondariali e, quale organo centrale, un tribunale distrettuale.

Il tribunale della famiglia!

I tribunali per i minorenni non sono soppressi, ma trasformati in queste ultime nuove e centrali articolazioni, per valorizzare le loro specializzazioni. Il tribunale della famiglia sarà supportato anche da un ufficio del processo, costituito da giudici onorari, le cui competenze saranno un valore aggiunto sia per le sedi circondariali che distrettuali.

Tra gli obiettivi delle nuove norme, anche favorire la rapidità di provvedimenti a tutela della donna vittima di violenza e del minore, con novità sull’iter per l’affido del bambino in case famiglia, o quello sull’ordine di protezione, per allontanare il convivente violento. In casi di violenza emersi nei procedimenti, il giudice civile fin qui non aveva strumenti di valutazione, ma demandava al giudice penale. Ora, invece, può raccordarsi con quello del penale e può condurre i primi accertamenti.

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