Il ministero del Lavoro e le Organizzazioni sindacali devono incontrarsi l’8 settembre. Questo primo incontro incomincerà a delineare quale dovrebbe essere il futuro del mondo delle pensioni italiane. Uno dei punti sui cui si andrà certamente a discutere è quello relativo all’aumento dell’importo degli assegni. Per le pensioni di invalidità, al momento, siamo ancora in attesa che all’INPS arrivi il via libera al loro aumento.
Tuttavia le richieste dei Sindacati spingono nella direzione di un aumento anche per gli altri tipi di assegno, e c’è anche la richiesta di un’estensione della quattordicesima a una platea più ampia di beneficiari, e di un taglio dell’imposizione fiscale. Quest’ultimo argomento è assai delicato: si richiederebbe una misura simile a quella che avrebbe portato al taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti.
Una pensione di garanzia!
Ovviamente gli aumenti interessano anche le pensioni future. Come spiega il sito trend-online.com, uno dei temi sui quali si dovrà discutere riguarda il problema dei contributivi puri, che rischiano di vedersi arrivare una pensione con un assegno insufficiente per poter garantire un tenore di vita dignitoso. L’idea sarebbe quella di introdurre una sorta di pensione di garanzia, che dovrebbe riconoscere, in circostanze da specificare, una pensione pari a 780 euro mensili.
