Pensioni ultime news: Tridico e Loy tentano di rassicurare gli italiani!

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Due dirigenti dell’INPS, Pasquale Tridico e Guglielmo Loy hanno – in due recenti interviste – rilasciato delle dichiarazioni, entrambi animati dalla buona intenzione di rassicurare i cittadini italiani riguardo alla solidità e solvibilità dell’Istituto nazionale di previdenza. Resta da vedere se siano riusciti o meno nel loro intento…

Guglielmo Loy, presidente del collegio dei sindaci dell’INPS, in un’intervista al Gr1, ripresa dal sito it.finance.yahoo.com, sostiene che i dati dell’INPS (si parla di un rosso da 35,7 miliardi di euro) con il covid “sono problematici ma non preoccupanti. Il rosso naturalmente è stato stravolto dagli effetti del Covid 19 e quindi meno entrate perché meno lavoratori che lavorano, meno aziende pagano i contributi per quei lavoratori e più uscite perché una parte delle prestazioni sono state pagate, soprattutto la cassa integrazione, con il bilancio dell’istituto”.

Loy: “Non c’è nessun problema con le pensioni!”

Questo implica che ci saranno problemi con le pensioni? Loy ha risposto: “No, direi proprio di no. L’Inps opera ovviamente con solidarietà tra i vari fondi. Sono sostanzialmente in equilibrio, è chiaro che se la crisi pian piano rientra e con un sostegno del governo la situazione è gestibile. Se ovviamente l’economia crolla e crolla il lavoro il problema generale dell’equilibrio ce l’avrà il paese prima e dopo l’Inps naturalmente”. Allora, se la crisi dovesse continuare sarà necessario un intervento del governo per tenere in equilibrio il sistema pensionistico? Loy ha risposto: ”Penso proprio di si”.

Tridico: “È solo una questione di procedura”

E passiamo a Pasquale Tridico che – ospite di Giovanni Floris a Di Martedì – difende l’INPS dichiarando: “Non è un ritardo, è la procedura”. Secondo il sito del quotidiano Libero, tuttavia, egli non si accorge di rendere di fatto peggiore l’immagine del suo Istituto e dell’Italia, come sempre schiave della burocrazia. Il presidente dell’Istituto previdenziale mette subito in chiaro che i soldi per le pensioni non sono a rischio anche perché “C’è sempre il fondo di Tesoreria dello Stato“, ma quando gli viene chiesto perché i soldi agli italiani non sono ancora arrivati, allora si nasconde dietro le “procedure”.

La procedura si esaurisce dopo 45 giorni o due mesi di tempo – ha infatti spiegato Tridico, lasciando meravigliati Giovanni Floris e anche Sergio Rizzo – prima le imprese fanno domanda di cassa integrazione prenotando le risorse e solo il mese successivo ci dicono quante ore vogliono pagare“. In effetti si tratta di un sistema piuttosto abborracciato e prolisso, certamente poco adatto all’emergenza globale, sociale ed economica, che i lavoratori italiani stanno vivendo tra autonomi, dipendenti e disoccupati.

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