Pensioni minime a mille euro in Campania, ma non per tutti!

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Con il mese di luglio, è stato predisposto dalla Regione Campania anche il pagamento dell’integrazione a mille euro per le pensioni più basse. In effetti, il governatore della Campania Vincenzo De Luca aveva promesso un sussidio per i pensionati residenti di età superiore a 65 anni più in difficoltà, integrando con fondi della Regione il cedolino mensile di maggio e giugno pagato dall’INPS fino al raggiungimento di mille euro.

Un sollievo per circa 171.167 pensionati residenti in Campania, titolari di una pensione INPS e gravemente colpiti dall’emergenza sanitaria. L’intervento di De Luca, volto a sostenere una specifica categoria di soggetti deboli nel reperimento di servizi essenziali ha creato polemiche. Molti dei potenziali beneficiari sono infatti rimasti esclusi e si sono create così due categorie di pensionati, una che ha percepito l’integrazione, e l’altra che non la percepisce.

I fondi sono finiti!

Fra questi ultimi ci sono i percettori di pensione di reversibilità che non hanno visto un centesimo dalla Regione e nemmeno erano stati informati preventivamente dell’esclusione. Fiduciosi di ricevere qualcosa in più a maggio e giugno, sono invece rimasti delusi. La ragione di ciò – spiega la Regione Campania – è dovuta alle scarse risorse a disposizione dell’ente e all’impossibilità di generare scostamenti di bilancio in un periodo di tensione economica come quella che sta attraversando, non solo la Campania, ma tutta l’Italia.

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