Pensioni, Inps: a settembre in arrivo altre 48mila quattordicesime!

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Quattordicesima, le ultime news. A luglio l’Inps ha pagato d’ufficio 3 milioni e 280 mila quattordicesime e a settembre ne liquiderà altri 48mila a nuovi soggetti che hanno presentato in ritardo le dichiarazioni sui redditi.

Lo comunica l’Istituto di previdenza, spiegando che a seguito della campagna Inps lo scorso mese di giugno è stato possibile registrare i redditi 2015 trasmessi dagli interessati oltre i termini stabiliti: la disponibilità di questi dati ha consentito di effettuare un’ulteriore lavorazione d’ufficio per attribuire la 14esima. Gli interessati riceveranno a breve la comunicazione.

Come nasce la 14esima per pensionati.

La quattordicesima per i pensionati nasce da un accordo tra sindacati e governo nel 2007 ed è stata ulteriormente rafforzata ed estesa con l’intesa sottoscritta dal precedente Esecutivo nel 2016. Lo scorso anno infatti 2 milioni di pensionati l’hanno ricevuta maggiorata del 30% e oltre un milione l’ha avuta per la prima volta. A beneficiare dell’assegno saranno più donne che uomini, considerato che mediamente hanno redditi da pensione più bassi principalmente a causa di carriere lavorative discontinue e frammentate.

Il Segretario reggente del Partito democratico Maurizio Martina si è detto orgoglioso di questa scelta dei governi Pd. Ha aggiunto che si chiama equità, una scelta utile, una decisione giusta.

Il calcolo degli assegni.

La 14ma, ricorda l’Inps, è stata attribuita d’ufficio dall’Istituto, senza presentazione di alcuna domanda, in presenza di tutti gli elementi necessari per la verifica reddituale di ammissione al beneficio. Tale modalità «consente una forte semplificazione nell’erogazione dell’emolumento – spiega l’istituto – consentendo nel contempo una maggiore tempestività».

Per le elaborazioni d’ufficio, si legge ancora in una nota, sono utilizzati in automatico i redditi da prestazione memorizzati nel Casellario centrale dei pensionati presenti al momento della lavorazione. Per i redditi diversi, invece, sono presi in esame quelli dell’anno 2017. In assenza delle informazioni relative all’anno 2017, per i redditi diversi da quelli da prestazione sono stati provvisoriamente utilizzati i redditi delle ultime campagne reddituali elaborate, quindi, i redditi del 2015 e, in subordine, del 2014.

È per tale ragione che la somma aggiuntiva viene corrisposta in via provvisoria e la sussistenza del diritto sarà verificata a consuntivo sulla base della dichiarazione dei redditi.

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