Pensioni, in arrivo l’ampliamento dell’Ape sociale. Scopriamo le novità

Pensioni, le novità su alcune ipotesi di riforma

Fra le novità in arrivo nel 2022 potrebbe esserci l’ampliamento della platea dell’Ape sociale, un’indennità che consente a certe categorie di cittadini di accedere al prepensionamento con almeno 63 anni di età. Come spiegano i siti del Sole 24 Ore e di Tg24 Sky, l’allargamento del bacino potrebbe scattare con la prossima legge di bilancio insieme ad altre opzioni di uscita anticipata, anche in vista della cessazione di Quota 100.

Oggi ad accedere all’Ape sociale sono i disoccupati senza altri strumenti di sostegno al reddito dopo il licenziamento e gli invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%. Rientrano tra i possibili fruitori dell’Ape sociale anche i “caregiver familiari” in particolari condizioni e i lavoratori dipendenti rientranti in un elenco di “riferimento” di quindici attività particolarmente usuranti o pericolose.

Categorie che accedono all’Ape sociale!

Nel dettaglio, possono accedervi i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, i lavoratori autonomi o i “parasubordinati” iscritti alla gestione separata dell’ente previdenziale pubblico che fanno parte di specifiche categorie o si trovino in particolari condizioni. Per accedere all’Ape sociale è inoltre necessario compilare un’apposita domanda da presentare all’Inps.

Ricordiamo che la possibilità di accesso all’Ape sociale, senza alcun onere per il lavoratore, è garantita in primis ai disoccupati che risultano senza lavoro in seguito ad un licenziamento, con almeno trent’anni di contributi e che abbiano esaurito integralmente la prestazione per disoccupazione o mobilità da almeno tre mesi. L’Ape sociale può essere utilizzata da chi assiste da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità e anche un parente, o un affine, di secondo grado convivente.

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