Pensioni: il Governo porterà la minima a 780 euro? Le novità in arrivo!

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Il Governo stava studiando già dallo scorso mese di febbraio la fattibilità di una possibile riforma del sistema pensionistico. In seguito l’emergenza Covid-19 ha fatto passare in secondo piano questo dossier. Tuttavia l’ipotesi di riforma non è venuta meno. Fra le novità che faranno parte del nuovo pacchetto pensioni ci sarebbe anche la possibilità di innalzare la pensione minima a 780 euro al mese, con un aumento di circa il 50% a fronte degli attuali emolumenti da 515 euro.

Questa misura, ovviamente, richiederebbe per le casse dello Stato, uno sforzo economico molto importante, ma i tecnici del Tesoro e degli altri Ministeri coinvolti sono alla ricerca delle risorse necessarie per garantire un trattamento pensionistico più adeguato a quello che è il costo della vita: in una parola, più dignitoso.

Una riforma bloccata dall’emergenza!

Il primo a formulare l’ipotesi di portare le pensioni minime a 780 euro era stato, durante l’ultima campagna elettorale, il Movimento 5 Stelle. Quando Luigi Di Maio era al ministero dello Sviluppo Economico, era stata istituita la cosiddetta Pensione di Cittadinanza, che per molti era un primo passo verso l’innalzamento della pensione minima. In altri termini, la pensione minima a 780 euro sembrava ormai cosa fatta, ma l’emergenza Covid-19 ha costretto il Governo a congelare il dossier.

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