Pensioni anticipate: il bilancio dell’Inps sull’Ape sociale

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Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) dell’Istituto ha presentato da pochi giorni il Rendiconto sociale INPS 2017. In esso viene tracciato un bilancio sull’utilizzo dell’Ape sociale, a pochi giorni dalla scadenza, prevista per il 31 dicembre 2018. Il dispositivo potrebbe essere  prorogato se venisse presentato un apposito emendamento alla legge di Bilancio 2019. 

L’Ape Sociale è un‘indennità a carico della fiscalità generale per agevolare il passaggio verso il pensionamento dei soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio (disoccupati, invalidi civili al 74%, coloro che assistono  familiari con handicap, addetti a lavori gravosi). Ne possono usufruire coloro che abbiano compiuto 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. L’indennità è erogata fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o al conseguimento di altro trattamento pensionistico anticipato rispetto alla pensione di vecchiaia.

Dati sull’utilizzo dell’Ape sociale

I dati sulle pensioni anticipate secondo il regime dell’Ape sociale sono relativi ad otto mesi di attuazione, da novembre 2017 a luglio 2018. Il numero di domande presentate da lavoratori disoccupati è 57.572 pari al 65,8 % del totale. Le domande accolte, sempre con riferimento ai lavoratori dipendenti, sono 21.009 pari al 24,0% di quelle presentate a tale titolo.

Moderatamente positivi risultano i dati relativi alle due categorie di beneficiari: lavoratori con riconoscimento di invalidità civile di grado almeno pari al 74%, coloro che assistono familiari con handicap in situazione di gravità. Le domande presentate a tale titolo sono 18.477 pari al 21,6% del totale, mentre quelle accolte sono risultate il 52,6%. Si evidenziano le difficoltà della fase iniziale che persistono in merito ai limiti dettati dalla rigidità della normativa: in particolare per quanto concerne i lavori gravosi. Infatti delle 11.396 domande, solo 2.892 pari al 25,4% sono state accolte.

Impatto dell’Ape sociale sulla fiscalità generale

Questa prestazione è risultata particolarmente contenuta per gli oneri che sono gravati sulla fiscalità generale. Infatti, il costo medio per 41 mesi di accompagnamento alla pensione di un disoccupato è stato di 46.984 euro, garantendo una indennità media mensile di 1.146 euro. Gli oneri per le altre tre categorie di beneficiari risultano analoghi garantendo una indennità mensile pro-capite compresa tra 1.158 e 1.249 euro.

Nel dossier viene evidenziato come gli stanziamenti previsti dal Bilancio dello Stato siano, in maniera così significativa, rimasti inutilizzati. Nel 2017, non sono stati utilizzati 170 milioni di euro, mentre nel 2018 si prevede un avanzo di 180 milioni di euro. In particolare questi residui possono consentire una proroga di questo importante strumento di tutela, viene sottolineato nel documento.

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