Dal 1970 il 22 aprile è la Giornata mondiale della Terra, creata dalle Nazioni Unite 52 anni fa per portare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importanza della conservazione delle risorse e la salvaguardia dell’ambiente naturale. Questa Giornata fu fortemente voluta dal senatore americano Gaylord Nelson. Il tema di questa edizione è “Investiamo nel nostro pianeta”.
Come spiega il sito del Corriere della Sera, le origini di questa mobilitazione pubblica sono da rintracciarsi nel disastro ambientale avvenuto a Santa Barbara del 1969. Per la cronaca, il 29 gennaio una piattaforma petrolifera della Union Oil – localizzata a 200 chilometri dalle coste di Los Angeles – esplose per la forte pressione provocata dal trivellamento del fondale marino. Si riversarono in mare più di dieci milioni di litri di petrolio. Il bilancio fu drammatico: rimasero uccisi più di 10.000 gabbiani, delfini, foche e leoni marini.
La cultura del riciclo!
Un anno dopo, in occasione del primo anniversario del disastro, 20 milioni di americani diedero vita a una delle prime mobilitazioni in difesa della Terra. Nel 1990 si tenne il secondo Earth Day passato alla storia: più di 200 milioni di persone di 141 Paesi diversi si recarono nelle piazze dando un impulso nuovo alla cultura del riciclo, ancora poco sentita negli anni del boom della plastica monouso. La terza edizione memorabile fu quella del 2000: fu la prima in cui venne utilizzato internet per organizzare l’evento, e permise di raggiungere centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.
