Morti sul lavoro: dati sempre più allarmati che richiedono un intervento urgente

Morti sul lavoro: dati sempre più allarmati che richiedono un intervento

Continuano ad essere allarmanti e a destare preoccupazione i dati relativi a dei morti sul lavoro, a partire dalla vicenda nel Pavese che ha visto la tragica morte di 4 operai di nazionalità indiana. In base a quanto sottolinea Cesare Damiano esponente del PD continua a crescere il numero degli operai morti sul lavoro. Sottolinea il dirigente del Pd che il dato riveste particolare preoccupazione, dal momento che l’aumentare delle morti sul lavoro si verifica in una fase in cui diminuiscono invece le ore di lavoro ed aumentano quelle di cassa integrazione.

Rileva Damiano in un’intervista rilasciata ieri all’agenzia ANSA: “La strage continua: è preoccupante il fatto che, rispetto all’anno scorso, il numero degli incidenti mortali sia aumentato in presenza, contemporaneamente, dell’aumento delle ore di cassa integrazione”. In merito all’incidente nel Pavese in cui sono morti 4 operai di nazionalità indiana, rimarca: “Infatti la Cig, nei primi sette mesi di quest’anno, è aumentata del 18%, arrivando a quota 163 milioni. In particolare, preoccupa l’aumento della Cassa Integrazione Straordinaria, che è stato del 43%”. Volendo sintetizzare e schematizzare la situazione dall’inizio dell’anno lavorano circa 134.000 lavoratori in meno e conseguentemente diminuzione di 20 milioni di giornate lavorative, ma a dispetto di questo dato, anzichè diminuire le morti sul lavoro continuano, invece, vertiginosamente ad aumentare i casi di infortuni sul lavoro. Nonostante l’aumento della Cassa integrazione aumentano sempre di più gli infortuni.

La proposta di Nunzia Catalfo di definire Un piano straordinario di prevenzione e sicurezza sul lavoro

Utile predisporre un piano di prevenzione per gli infortuni sul lavoro. Secondo Damiano, in quest’ottica, può essere valutata in maniera positiva la proposta che giunge dalla neo-ministra del lavoro Nunzia Catalfo circa l’istituzione di un tavolo con l’INAIL, l’INL e le parti sociali per definire ‘un piano straordinario di prevenzione e sicurezza sul lavoro’.  Tutto questo, sottolinea Damiano, non tralasciando di completare l’applicazione del Decreto 81 del 2008.

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