Il Decreto Sostegni Bis, tutte le novità

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Il Decreto Sostegni Bis è uno strumento di supporto creato per aiutare imprese e lavoratori italiani in difficoltà a causa dell’emergenza pandemica, approvato il 15 aprile di quest’anno. Esso prevede un nuovo scostamento di bilancio da quaranta miliardi di euro. Secondo le anticipazioni sulla bozza del testo, divisa in quattro Titoli e quarantotto articoli, le novità più importanti riguardano: i contributi a fondo perduto per le partite Iva, i mutui prima casa, gli aiuti ai lavoratori stagionali e intermittenti, le cartelle esattoriali.

Contributi a fondo perduto!

Per quanto riguarda i contributi a fondo perduto, in uno degli articoli del testo, fiscoetasse.com, ripreso dal sito trend-online.com, riporta che: “viene riconosciuto un contributo a fondo perduto aggiuntivo a favore di tutti i soggetti che hanno la partita IVA attivata alla data di entrata in vigore del presente decreto e che hanno presentato istanza per ottenere il contributo a fondo perduto”. Altri sostegni saranno destinati anche ai lavoratori autonomi e ai professionisti con una diluizione della rateizzazione dei pagamenti ed un rinvio della scadenza del 16 maggio.

Mutuo prima casa!

Per quanto concerne il mutuo per la prima casa, le agevolazioni si moltiplicano. Al fine di incentivare l’accesso al credito anche ai giovani che hanno difficoltà nel rientrare nei parametri di finanziamento richiesti, ma che comunque vogliono acquistare la loro prima casa, il Governo applica delle buone revisioni in materia. Innanzitutto, il mutuo prima casa che prima arrivava sino agli under 35, ora raggiunge gli under 36 allargando di un anno l’acesso al fondo prima casa. Poi si applica un’esenzione di imposta ipotecaria e catastale sull’abitazione (di nuda proprietà e di usufrutto per chi ha meno di 36 anni e non acquista una casa di lusso), dimezzando gli oneri notarili.

Infine, si prevede l’esenzione dall’imposta sui finanziamenti per l’acquisto e/o  ristrutturazione degli immobili residenziali. Sostiene adnkronos.com: “L’intenzione primaria del Governo è quella di aumentare la garanzia dello Stato dell’attuale 50% dell’importo di mutuo al 70-80%. Lo scopo è quello di dare ulteriori motivi alle banche per concedere ai giovani dei mutui totali e di non fermarsi più all’80%.” In questo modo i giovani potranno accedere al finanziamento del 100% senza dover versare il 20% del capitale, che spesso è difficile da sborsare.

A tal fine, il Governo ha scelto di destinare ben 55 milioni di euro al Fondo Mutui prima casa che viene gestito da Consap e che, come viene evidenziato, sempre da adnkronos.com: “permette di avere una garanzia dello Stato sull’accesso al finanziamento quando il rapporto rata-reddito non è sufficiente e per di più ad un tasso calmierato e inoltre, prevede una garanzia statale nella misura del 50%, ai mutui erogati per l’acquisto o la ristrutturazione ai fini dell’accrescimento dell’efficienza energetica di abitazioni principali e che rispettano particolari caratteristiche.”

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