Disoccupazione, secondo i dati Istat in Italia è in diminuzione rispetto allo scorso anno!

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Secondo i dati Istat la disoccupazione in Italia è pari all’11% della forza lavoro. Un piccolo miglioramento rispetto all’anno precedente che era di 11,8%: siamo passati da 3.045.000 persone in cerca di lavoro dato relativo al trimestre 2016, a 2.000.891 mila disoccupati nella stessa data ma nel 2017.

Occupazione in crescita, ma il mercato del lavoro Italiano è quello in cui è più difficile rientrare se se ne esce.

L’esecutivo comunitario sottolinea i cambiamenti positivi registrati a livello generale. Attualmente la popolazione attiva europea (15-64 anni) è di 240,3 milioni di persone, vale a dire 4,3 milioni in più rispetto ai livello del 2008, l’anno in cui è scoppiata la crisi. In un anno l’occupazione è crescita dell’1,7%, che nella pratica vuol dire quattro milioni di lavoratori in più (di questi, 2,7 milioni sono nella zona euro), e ancor più in generale il tasso occupazionale dell’Ue per la fascia d’età compresa tra i 20 e i 64 anni «è aumentato costantemente nel corso degli ultimi tre anni», attestandosi al 72,3% nel terzo trimestre del 2017. E’ questo il livello più alto mai registrato, è questo il momento di spingere per più ampie riforme del mercato del lavoro.

Si mette inoltre in risalto il contributo nazionale alla generale diminuzione della disoccupazione nell’Ue e nell’Eurozona. In termini assoluti il taglio dei senza lavoro in Italia è il secondo (-270mila), ma il Belpaese viene preso a modello anche per motivi meno positivi: infatti il mercato del lavoro italiano è uno di quelli dove si fa più fatica a rientrare una volta usciti. L’Italia è il terzo Paese dell’Ue per tasso di disoccupazione di lunga durata, quella che dura dai 12 ai 24 mesi, dietro Grecia e Spagna. E poi ancora l’Italia è quella che più di tutti fa fatica a intercettare il potenziale lavorativo esistente. L’11,4% della popolazione in età attiva sarebbe abile al lavoro, ma non oltre a non svolgerlo neppure lo cerca. E’ questo il dato più elevato d’Europa. Impliciti suggerimenti per riforme o misure da prendere.

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