Coronavirus, il Tar dà ragione a De Luca sullo stop al jogging!

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Nel bel mezzo della pandemia, con quasi cinquecento morti al giorno, c’è stato chi ha avuto il coraggio di ricorrere al Tar contro l’ordinanza regionale di De Luca che vietava le corse nei parchi. Il sito ilnapolista.it li definisce i “costituzionalisti del jogging”, quelli che “senza correre non possono stare”, con buona pace del virus (che nel loro delirio di onnipotenza suppongono di non prendere…). Li ha indignati l’ordinanza, assolutamente legale dal punto di vista amministrativo – come ha confermato il Tar – del Governatore della Campania.

È stato infatti respinto il ricorso di un cittadino che su tale soggetto non si è peritato di far perdere tempo e danaro alla giustizia amministrativa. La risposta è: “Niente attività sportive agonistiche in strutture private o parchi pubblici”, benché per ora sia solo un provvedimento d’urgenza, dal momento che il Tar rimanda la discussione in merito al 21 aprile prossimo venturo.

Il provvedimento d’urgenza!

Il Tar Campania – dice una nota citata dal sito ilnapolista.it – con il decreto cautelare monocratico depositato oggi, ha infatti respinto l’istanza cautelare di sospensione dell’ordinanza del Presidente della Regione (del 13 marzo) e del Chiarimento (del 14 marzo) che non consentono, tra l’altro, l’attività sportiva all’aperto ritenendola non compatibile con esigenze sanitarie, perché visto «il rischio di contagio, ormai gravissimo sull’intero territorio regionale» e il fatto che i «dati che pervengono all’Unità di crisi dimostrano che, nonostante le misure in precedenza adottate, i numeri di contagio sono in continua e forte crescita nella regione» va data «prevalenza alle misure approntate per la tutela della salute pubblica» e fissa la trattazione collegiale per «la camera di consiglio del 21 aprile 2020».

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