Contratto di Governo Lega M5S: fisco, flat tax e semplificazione

Fisco: Salvini vuole introdurre il quoziente familiare

Contratto di governo, le novità su fisco e flat tax. Il contratto di Governo tra Lega e Movimento Cinque Stelle è stato reso pubblico nella sua versione definitiva nella giornata di oggi. Manca ora solo l’approvazione del voto online dei grillini per rendere ufficiale il testo e presentarlo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il contratto di Governo tra M5S e Lega nella sua versione definitiva delude coloro che si aspettavano una rivoluzione. Mancano, infatti, i riferimento alla questione meridionale, ai diritti civili, alle grandi opere (che entrambi i movimenti volevano riprogrammare o bloccare a seconda dei casi).

C’è un intero paragrafo dedicato, invece, al fisco. I temi sono sempre gli stessi: la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia IVA, l’introduzione della flat tax per cittadini, imprese e professionisti e la semplificazione fiscale. C’è anche una sorta di “condono mascherato” che viene chiamato “pace fiscale”.

Flat tax già dal 2019? Il compromesso Lega M5S.

Uno dei punti più attesi del contratto di Governo tra M5S e Lega era quello sulla flat tax, cavallo di battaglia della stessa Lega e dell’intero centrodestra nelle elezioni politiche dello scorso 4 marzo.

Nella versione definitiva del contratto di Governo viene individuata una sorta di soluzione di mezzo. Non più un’aliquota unica (la tassa piatta) ma due. Probabilmente si tratta di una correzione chiesta dal M5S per assicurare che il nuovo sistema sia realmente progressivo, così come previsto dall’articolo 53 della Costituzione.

In particolare, il nuovo regime fiscale si caratterizzerebbe per due aliquote fisse al 15% e al 20% per persone fisiche, partita IVA e famiglie; per le famiglie è prevista una deduzione fissa di 3.000,00 euro sulla base del reddito familiare; un’aliquota fissa al 15% per le società.

Come si legge nel contratto di Governo la finalità è quella di non arrecare alcun svantaggio alle classi a basso reddito, per le quali resta confermato il principio della no tax area. Una maggiore equità fiscale, dunque, a favore di tutti i contribuenti: famiglie e imprese.

Contratto di Governo Lega M5S: nuovo rapporto tra fisco e cittadini.

Un nuovo rapporto tra fisco e cittadini è quello che il contratto di Governo prevede per migliorare l’efficienza del nostro apparato amministrativo.

Questa parte del contratto ripete fondamentalmente i principi che la politica italiana va ormai affermando da molti anni, peraltro senza mai riuscire ad intervenire seriamente (e concretamente) per migliorare la situazione.

Altro punto controverso è quello in cui il Contratto di Governo Lega M5S prevede l’abolizione dello spesometro e del redditometro.

In ordine al primo punto, in particolare, l’elenco fatture emesse e ricevute – cosiddetto spesometro – in realtà dovrebbe andare in soffitta già a partire dal prossimo 1° gennaio 2019 per effetto di quanto previsto dall’ultima Legge di Bilancio.

Su questo passaggio c’è quindi grande incertezza. A questo proposito, non c’è traccia del tema dell’introduzione della fattura elettronica obbligatoria nei rapporti B2B, che molti addetti ai lavori suggeriscono di prorogare o quantomeno di trasformare in facoltà.

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