Carceri, il Sappe si rivolge alla ministra della Giustizia Cartabia!

Il nuovo Guardasigilli ha un profilo di altissimo livello e a Lei chiediamo un cambio di passo sulle politiche penitenziarie”. Questo scrive il Sappe, primo Sindacato di polizia penitenziaria, in un comunicato nel quale manifesta solidarietà ai quattro agenti aggrediti e feriti, con dieci giorni di prognosi, da un detenuto all’interno del carcere di Sollicciano.

Noi confidiamo molto nel nuovo Guardasigilli e auspichiamo che abbia il coraggio che non ha avuto Alfonso Bonafede su due priorità cruciali – spiega il comunicato rivolto alla neo ministra della Giustizia Marta Cartabia – Il primo: dato che ogni giorno giungono notizie di aggressioni ad agenti in servizio negli istituti penitenziari, servono urgenti provvedimenti a tutela della stessa incolumità fisica delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria”.

Sospendere la vigilanza dinamica!

La nota continua così: “Secondo aspetto è il crescente aumento degli eventi critici in carcere, che vedono spesso coinvolti ristretti stranieri e/o con problemi psichiatrici. Lasciare le celle aperte più di 8 ore al giorno senza far fare nulla ai detenuti, è controproducente perché lascia i detenuti nell’apatia. E non riconoscerlo vuol dire essere demagoghi e ipocriti. La proposta quindi è di sospendere la vigilanza dinamica: sono infatti state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali”.

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