Carceri e Coronavirus: le misure illustrate Garante dei detenuti della Regione Lazio

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Il Garante dei detenuti della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, ritiene utili alcune misure per evitare contagi da coronavirus nelle carceri, in una situazione di sovraffollamento dove è quasi impossibile mantenere la distanza di un metro. Ha dichiarato che è necessario “assicurare misure di prevenzione in carcere e adottare tutte quelle che saranno necessarie alla tutela della salute dei detenuti“. In questa situazione di emergenza alcuni detenuti del carcere di Rebibbia hanno compilato un modulo per chiedere al magistrato di sorveglianza di poter andare a scontare la pena ai domiciliari.

I vertici di Rebibbia hanno previsto come requisito che le richieste possano essere fatte solo da chi deve scontare una pena inferiore ai 15 mesi. Ha sottolineato Anastasìa: “In questo momento così delicato serve il massimo sforzo di coordinamento tra le istituzioni e gli operatori sul campo per riportare serenità nel mondo penitenziario e assicurare le misure necessarie alla prevenzione della diffusione del coronavirus in carcere”.

Anastasìa illustra alcune delle misure adottate per ridurre il rischio di contagio nelle carceri

“Intanto, il Tribunale di sorveglianza – ha ricordato Stefano Anastasìa – ha disposto una licenza di quindici giorni per tutti i detenuti in semilibertà, che quindi non avranno più necessità di rientrare in carcere la sera. La Presidente Vertaldi, inoltre, ha chiesto a tutti gli Istituti penitenziari di monitorare i detenuti con età superiori ai 65 anni che presentino patologie in corso di tipo respiratorio o cardiologico“.

Oltre alla licenza ai detenuti in semilibertà in arrivo anche le mascherine e l’installazione delle attrezzature per i videocolloqui. Ha sottolineato Anastasìa: “Certamente non tutti i problemi presenti e prossimi saranno così risolti ma questi sono segnali di attenzione alla difficile condizione dei detenuti di tutte le istituzioni coinvolte. Speriamo che questo possa contribuire a rasserenare gli animi e consentire di adottare le ulteriori misure che saranno necessarie alla tutela della salute dei detenuti“.

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