Bonus a fondo perduto per le PMI fino a 22.500 euro, tutte le novità

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La Convenzione MAECI-ICE per la promozione straordinaria del Made in Italy, prevede il sostegno ai processi di digitalizzazione delle PMI al fine di metterle in condizioni di avviare o consolidare le attività di export e di internazionalizzazione nell’ambito della strategia delineata dal Patto per l’Export. Come spiega il sito Money.it, l’intervento disciplina la concessione e l’erogazione di contributi, in forma di bonus, dunque un contributo a fondo perduto.

Bonus fondo perduto!

Il bonus finanzia le spese per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate. Le prestazioni puntano a sostenere i processi di internazionalizzazione attraverso: realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile; realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedono l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web; realizzazione di servizi accessori all’e-commerce; realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale; digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione; servizi di CMS (Content Management System); iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing; servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano; upgrade delle dotazioni di hardware necessarie alla realizzazione dei servizi sopra elencati.

Sono inammissibili spese per acquisti generici di hardware, costi per imposte e tasse o registrazione della proprietà intellettuale, spese legali e notarili e tutte quelle ordinarie per attività amministrative o aziendali. Naturalmente le spese andranno effettuate successivamente alla data di presentazione della domanda di contributo, e dovranno essere in formato elettronico. Le risorse destinate al finanziamento dell’intervento ammontano complessivamente a 30 milioni di euro.

Il contributo è concesso in regime de minimis per i seguenti importi: 4.000 euro alle microimprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro; 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro. Il contributo è erogato in unica soluzione a seguito di rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici iscritte all’elenco dedicato. Il contributo è rivolto alle microimprese manifatturiere con sede in Italia, anche costituite in forma di reti o consorzi. Nello specifico: Microimpresa: impresa con un numero di dipendenti inferiore a 10 e con un fatturato o totale di bilancio annuo non superiore a due milioni di euro; Impresa manifatturiera: impresa con codice ATECO Primario compreso tra i codici 10.00.00 e 33; Reti: soggetti di cui al comma 2 dell’articolo 45 del decreto-legge n. 83 del 22 giugno 2012; Consorzi: soggetti costituiti nella forma di consorzio, ai sensi degli articoli 2602 e 2612 e seguenti del Codice civile, aventi per oggetto la diffusione internazionale dei prodotti delle mPMI.

I beneficiari potranno procedere agli acquisti pianificati e riceveranno il contributo richiesto, a fronte della presentazione della documentazione di spesa. Sono escluse le microimprese sottoposte a procedure concorsuali o che versino in condizioni particolari – come fallimento, liquidazione et similia, o soggette a sanzioni disciplinari. Resta sempre valido il principio de minimis nel cumulo dei benefici richiedibili. Sono previsti diversi tempi. In primis, la domanda va compilata, poi andrà presentata e, qualora la valutazione risultasse positiva, si può procedere con la richiesta di erogazione del contributo.

La domenda!

La domanda deve essere presentata tassativamente online tramite la procedura informatica disponibile sul sito di Invitalia. Per la presentazione della domanda sono previste due fasi e termini diversi: compilazione della domanda dal 10 maggio al 15 luglio 2022; presentazione della domanda dal 16 maggio al 15 luglio 2022 salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse stanziate. Ciascuna microimpresa – singolarmente o tramite una rete o un consorzio – può presentare una sola richiesta di contributo.

Tempistica dell’erogazione!

Il Soggetto Gestore cioè Invitalia, valuterà le domande in ordine cronologico di arrivo, entro i limiti delle risorse disponibili. La priorità, comunque, verrà data alle microimprese partecipanti a programmi governativi finalizzati all’inserimento in piattaforme di E-Commerce internazionali o programmi per la transizione digitale delle aziende esportatrici. Secondo quanto previsto nel bando, le tempistiche per l’erogazione sono abbastanza celeri, ovvero entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta, qualora la documentazione risulti regolare e i requisiti del beneficiario siano ammissibili.

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