Salario minimo: le novità dopo gli ultimi accordi di governo

Università e lavoro: cresce la domanda nei settori tecnici e alimentari

Si continua a lavorare sulla misura del salario minimo. Dopo la giornata di ieri, sembra raggiunta l’intesa raggiunta da parte del governo sull’ipotesi che il salario minimo prevederebbe una riduzione della paga oraria legale prevista dal disegno di legge Catalfo: si passerebbe dai 9 euro ad 8 euro, in seguito agli accorgimenti tecnici concordati da Lega e 5 Stelle. Si tratterebbe di una cifra comunque, ancora superiore rispetto ai 6 euro stabiliti dall’Inps come salario minimo ai fini dei calcoli previdenziali. Sul salario minimo ha rilasciato le sue dichiarazioni a Sky Tg24, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Quest’ultimo ritiene equo ancorare una parte dell’aumento dei salari a una riduzione del cuneo o a una forma di sgravio che possa legarsi contestualmente ad un credito d’imposta per il corrispettivo dell’aumento.

Salario minimo: le posizioni di Durigon e Damiano.

Il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon, parlando della misura del salario minimo, aveva sottolineato la necessità di essere oculati “per non danneggiare le imprese, sennò si rischierebbe l’effetto opposto». L’intenzione del governo, dunque, sarebbe quella di accompagnare l’introduzione del salario minimo con un taglio del cuneo fiscale destinato alle imprese. Cesare Damiano, dirigente del Pd, ha sottolineato, in vece, dal suo canto come sia assolutamente necessario che i partiti di Governo si accordino su tale misura: “vogliono il salario minimo di 9 euro lordi uguale per tutti o le gabbie salariali?”.  Per Damiano proporre tutto e il contrario di tutto è solo una pura propaganda politica.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore