Salario minimo e riforma fiscale: l’intervento della Meloni al Congresso della Cgil

Salario minimo e riforma fiscale: l'intervento della Meloni al Congresso della Cgil

La premier Giorgia Meloni ha partecipato al congresso della Cgil di Rimini, che si è tenuto oggi venerdì 17 marzo 2023. E’ il primo presidente del Consiglio che prende parte all’evento principe del sindacato, da 27 anni. La premier Meloni ha lungamente parlato di lavoro e riforma del fisco. Dopo i vari ringraziamenti, anche a coloro da cui oggi è stata contestata, la Meloni ha affrontato il tema del ritardo dei salari italiani.

La posizione dell’esecutivo sul salario minimo!

Sul tema del salario minimo si è così espressa: “Veniamo da un mondo in cui si pensava di abolire la povertà e creare lavoro per decreto. Oggi qualcuno chiede che sia lo Stato, per legge, per decreto a creare un salario elevato. Ma le cose non stanno così e lo abbiamo visto: la ricchezza la creano le aziende e i loro lavoratori, lo Stato deve fare le regole. E la sfida è mettere aziende e lavoratori nelle condizioni migliori per crearla e farla riverberare su tutti“.

Meloni ha elencato gli obiettivi della riforma fiscale: “Una diminuzione progressiva delle aliquote Irpef, che non vuol dire far venire meno la progressività ampliando sensibilmente lo scaglione di chi rientra nella prima aliquota per ricomprendere nel suo interno molti lavoratori dipendenti; l’introduzione anche per i dipendenti di una tassa piatta agevolata sugli incrementi di salario: il riconoscimento del principio del merito; rendere deducibili benefici come trasporto, istruzione e rendere monetizzabili i fringe benefit ad esempio nel caso della nascita di un figlio”.

Gli obiettivi della riforma fiscale!

Tra gli obiettivi che si propone di ottenere l’esecutivo con la riforma fiscale: “i contributi dei lavoratori agli enti bilaterali siano deducibili e detassare le iniziative degli stessi enti a favore dei lavoratori; allineare i lavoratori dipendenti e pensionati sul livello più alto di no-tax areaabbassare gradualmente l’Ires“. Sulla riforma del fisco, che mira a combattere l’evasione fiscale, ha aggiunto: “Lavoriamo per consegnare agli italiani una riforma complessiva che riformi l’efficienza della struttura delle imposte, riduca il carico fiscale e contrasti l’evasione fiscale, che semplifichi gli adempimenti e crei un rapporto di fiducia fra Stato e contribuente”.

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