Riforma pensioni: tra Quota 100 e Quota 42 spunta il SuperBonus. Ecco come funziona

RiforQuota 42 spunta il SuperBonus. Ecco come funziona

Riforma pensioni, le ultime novità. Il governo Lega-M5S, per superare la Legge Fornero è al lavoro su diverse misure: introduzione della Quota 100, quota 41 e la proroga opzione donna.

La “Quota 100” prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100, con un limite minimo a 64 anni e 36 di contributi.

Riguardo a quota 41, in queste ultime settimane, si sta ragionando sull’aumentare di un anno il requisito di anni di contributi richiesto che permetterebbe di andare in pensione con il solo requisito contributivo dei 42 anni e senza obbligo di raggiungimento di alcun requisito anagrafico.

Questo permetterebbe di restringere la platea degli aventi diritto e renderebbe fattibile la proposta sotto l’aspetto finanziario. Secondo quanto si apprende, la quota 42, dovrebbe slittare al 2020.

Riforma pensioni: ecco come funziona il superbonus.

Si sta discutendo anche sull’inserimento di un superbonus del 30%. Si tratta di una sorta di incentivo a chi vorrà restare a lavorare. Questo per evitare che l’inserimento di quota 100 provochi un vero e proprio esodo pensionistico.

Praticamente, è previsto un superbonus del 30% in più in busta paga per chi sceglierebbe di continuare a restare al lavoro anche dopo aver maturato i requisiti. Nelle scorse settimane il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha ribadito la volontà del governo di introdurre nuovi canali di uscita più equi e agevoli per superare la riforma Fornero, garantendo l’accesso alla pensione per chi ha raggiunto quota 100.

Il bonus, sarà versato direttamente in busta paga, al posto del montante contributivo. Un incentivo che potrebbe essere interessante specie per coloro che fanno lavori meno gravosi, ma che rischia di tenere sempre più lontane le nuove generazioni dall’ingresso del mercato del lavoro. Il super bonus infatti sui social non è stato accolto positivamente, né dagli anziani che da tempo chiedono invece di non essere penalizzati per uscire dopo 41 anni di lavoro, né dai giovani che si rendono conto che potrà venire meno quel ricambio generazionale da tempo richiesto.

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