Reddito di cittadinanza: l’intervento di Luigi Di Maio al congresso del sindacato Uil

Reddito di cittadinanza: l'intervento di Luigi Di Maio al congresso del sindacato Uil

Reddito di cittadinanza, le ultime novità. Il viceministro e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico è intervenuto al congresso del sindacato Uil dove ha parlato di uno dei principali cavalli di battaglia della campagna elettorale del M5S, ovvero il Reddito di cittadinanza.

Luigi Di Maio ha spiegato che in merito al reddito di cittadinanza non arretreranno e si metteranno insieme come forze politiche e parti sociali per realizzarlo senza che ci siano abusi. Ha spiegato il Ministro del Lavoro che per il reddito di cittadinanza bisogna svolgere 8 ore lavorative gratuite di pubblica utilità. A frenare Luigi Di Maio è il ministro dell’Economia Giovanni Tria alla sua prima riunione dei ministri finanziari europei a Lussemburgo.

Il ministro dell’Economia frena Luigi Di Maio sul reddito di cittadinanza.

Giovanni Tria ha spiegato che con Luigi Di Maio non si è mai entrati nel dettaglio sul reddito di cittadinanza e quindi non può esprimersi né a favore né contrario. Ha aggiunto il ministro dell’Economia per il 2018 i giochi sono quasi fatti, occorre concentrarsi su gli interventi di riforme strutturali che non hanno costi, ma che sono importantissimi, come far ripartire gli investimenti pubblici.

Per il 2018 gli aggregati di finanza pubblica saranno mantenuti, bisogna vedere quali saranno i provvedimenti che saranno proposti dal ministro competente, come saranno articolate e come sarà distribuito nel tempo.

Il costo del reddito di cittadinanza al momento non è stato calcolato ma, secondo alcune stime si attesta dai 15 ai 30 miliardi di euro l’anno. Le dichiarazioni di Giovanni Tria di fatto smentiscono quanto affermato dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio sul reddito di cittadinanza.

Il ministro dell’Economia ha spiegato anche quali saranno gli impegni del nostro Paese in materia di finanza pubblica, è di cercare di rispettare l’impegno dello 0,3%, ha sottolineato che c’è un rallentamento in tutta la Ue, e ci possono essere piccole deviazioni, ma nella sostanza delle linee economiche non cambiano.

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