Pensioni: il superamento della riforma fornero nel contratto di governo tra Lega e M5S

Pensioni, Quota 100, abolizione Ape: le proposte del nuovo governo sul fronte pensioni!

Pensioni, ultime news. Nel contratto di Governo di Movimento 5 Stelle e Lega, uno dei punti chiavi è il superamento della riforma Fornero. Con la proposta della possibilità di andare in pensione una volta raggiunta quota 100 tra età e contributi.

Nel testo del contratto è prevista la reintroduzione delle quote abolite con la riforma del 2011 e l’uscita dal lavoro indipendentemente dall’età anagrafica se si sono raggiunti i 41 anni di contributi. Saranno poi stanziati cinque miliardi per abolire gli squilibri del sistema previdenziale. Ad oggi, si può andare in pensione di vecchiaia con 66 anni e sette mesi (67 dal 2019) o in pensione anticipata se uomo con 42 anni e 10 mesi di contributi (43 e tre mesi dal 2019).

Pensioni: il superamento della riforma fornero e quota 100 e 41.

La quota 41 era già stata proposta dal disegno di legge Damiano e prevedeva un minimo di 62 anni e 35 di contributi. Tale proposta è ferma in Parlamento dal 2015 (DDL 2945) era stata bocciata dal Governo e dall’INPS per una questione di copertura finanziaria.

M5S e Lega hanno avanzato proposte simili, volte a superare la Legge Fornero con la quota 100 (valore dato dalla somma dell’età anagrafica e degli anni di anzianità contributiva) per maturare la pensione, o con l’estensione a tutti i lavoratori della pensione anticipata con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica.

Le coperture finanziare potrebbero sovrapporsi ad altre misure già attive, in particolare con quella dell’Ape sociale, che potrebbe essere abolita dopo la fine della sperimentazione. Il Governo giallo-verde si è focalizzato anche sulla possibilità di prorogare l’Opzione Donna. 

Tutte queste proposte dovranno essere valutate in merito ai costi, in quanto il pacchetto così formulato costerebbe circa 10 miliardi di euro l’anno. La spesa pensionistica si è ridotta negli ultimi anni grazie alla riforma Fornero ma dal 2020, tornerà a crescere toccando il suo picco nel 2042. È ciò che viene riportato in un approfondimento del Def all’esame delle Camere.

Oggi il rapporto tra spesa e Pil è di circa il 15% ma, secondo i calcoli del Mef a legislazione vigente, conservando cioè tutti gli effetti della Fornero, arriverà tra 20 anni a superare il 16% a causa dell’effetto demografico, per poi ridiscendere bruscamente dal 2050.

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