Pensioni d’oro, le ultime novità ad oggi 30 agosto 2018!

Pensioni d'oro, le ultime novità ad oggi 30 agosto 2018!

In queste ultime settimane, al centro del dibattito vi è stata la proposta di legge sul taglio delle pensioni d’oro depositata alla Camera il 6 agosto 2018 dai capogruppo della Lega Riccardo Molinari e del M5S Francesco D’Uva.

Il no della Lega alla sforbiciata agli assegni superiori a 4mila euro nette al mese è arrivato da un studio di Itinerari previdenziali, condotto da Alberto Brambilla, consigliere di Matteo Salvini insieme agli esperti Antonietta Mundo e Gianni Geroldi.

Dal dossier redatto da Alberto Brambilla emerge che il piano di taglio proposto dal M5S è iniquo e arbitrario. Come viene riportato da Repubblica, nel dossier torna in campo l’ipotesi di un contributo di solidarietà da prelevare sugli assegni dei pensionati una tantum.

Al momento, da parte dell’esecutivo gialloverde non è stata ancora presa una decisione definitiva in merito al taglio delle pensioni d’oro ed sono iniziate a circolare le diverse possibili ipotesi d’intervento in vista della presentazione in Parlamento del Def, ovvero il Documento di economia e finanza che dovrà descrivere i piani dell’esecutivo che avranno una prima attuazione nella legge di Bilancio 2019.

Taglio delle pensioni d’oro: ricalcolo o contributo di solidarietà?

Una prima ipotesi formulata è quella proposta dal Movimento 5 Stelle, che riguarda nell’applicare al ricalcolo degli assegni una correzione di tipo attuariale. Poi c’è quella proposta dalla Lega, che riguarda il contributo di solidarietà di tre anni, modulato per fasce di reddito pensionistico che avrebbe il vantaggio di risultare maggiormente in linea con il dettato costituzionale e lo svantaggio di partire dai redditi più bassi.

Infine l’altra ipotesi, che riguarda l’applicazione del ricalcolo contributivo dell’assegno. Quest’ultima opzione risulta essere la più difficile da perseguire, anche secondo la stessa Inps, in quanto vi è la difficoltà nella ricostruzione di molte carriere lavorative.

Sicuramente, a settembre, quando riprenderanno i lavori parlamentari, il piano presentato sul taglio delle pensioni d’oro potrebbe subire uno stop, in quanto più volte è stato ribadito che la proposta di Legge presentata alla Camera andrà rivista e corretta.

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