Pensioni di invalidità, a chi toccano gli aumenti?

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Il Governo con il decreto di Agosto ha aumentato gli assegni a 651,51 euro per tutti gli invalidi totali, recependo le indicazioni della Corte Costituzionale dello scorso mese di giugno. Tuttavia gli aumenti riguardano solo gli invalidi al 100%, compresi ciechi e sordomuti, che hanno un’età compresa fra i 18 e 59 anni, in precedenza esclusi.

Restano fuori dal provvedimento gli invalidi civili parziali e gli invalidi civili totali con redditi superiori alla soglia stabilita annualmente dall’INPS. Per gli invalidi con età pari o superiore a 60 anni, gli aumenti erano già previsti dalla normativa in atto. L’aumento da 285,66 euro a 651,51 euro è ormai legge dello Stato.

L’individuazione dei beneficiari!

In una circolare che sta per essere pubblicata dall’INPS verranno spiegate le modalità di pagamento in contanti alla Posta o con accredito su conto corrente bancario e postale. Saranno pagati gli arretrati a partire dal 20 luglio 2020. I ritardi finora registrati sarebbero dovuti più che altro ai tempi per l’individuazione della platea dei beneficiari, per i quali l’INPS ha dovuto elaborare apposite liste.

Alla fine, a quali cittadini spetta l’aumento? Solo agli invalidi civili totali con invalidità accertata al 100%. Oltre a ciechi, sordi e muti, cioè coloro che non sono in grado di lavorare e quindi di procurarsi i mezzi economici per vivere. La novità consiste nel riconoscere la maggiorazione dell’importo già a partire dal diciottesimo anno di età e non al solo compimento del sessantesimo.

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