Pensioni: chi può richiedere l’anticipo con l’Ape sociale?

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L’Ape sociale 2022 permette di chiedere l’anticipo della pensione da parte di certe categorie di lavoratori, un contributo che servirà loro a raggiungere l’età pensionabile e quindi percepire l’assegno mensile erogato dall’Inps. Detto in altri termini, le persone che ne hanno diritto, saranno poste in parte a carico dello Stato fino a quando non raggiungeranno una maggiore solidità economica.

Come spiega il sito de Il Giornale, la Legge di bilancio, prevede che l’Ape sociale possa essere richiesta anche nel 2022 ma entro scadenze temporali precise, la prima delle quali è prevista per il 15 luglio 2022. Per godere dell’Ape sociale occorre innanzitutto avere compiuto il sessantatreesimo anno di età, non avere raggiunto l’età pensionabile e non godere o avere goduto di pensioni anticipate o trattamenti simili.

Ulteriori condizioni!

Oltre queste condizioni occorre che se ne verifichino altre. Il richiedente deve essere disoccupato, ma occorre che nei tre anni precedenti abbia svolto un lavoro dipendente almeno per diciotto mesi. A corredo di ciò occorre avere maturato contributi ai fini pensionistici almeno per trent’anni. Ci sono condizioni che sostituiscono quelle di cui sopra e riguardano un’invalidità riconosciuta almeno pari al 74% o l’avere dedicato sei mesi o più alla cura di un coniuge o di un parente di primo grado affetto da handicap e che vive nella stessa economia domestica.

Altre categorie!

Un’altra condizione coperta dall’Ape sociale riguarda i lavoratori dipendenti che hanno almeno trentasei anni di anzianità ai fini contributivi, dei quali sette conseguiti durante gli ultimi dieci anni al momento della richiesta.
Altre categorie professionali incluse sono: docenti di scuola primaria o pre-primaria, operatori estetici, tecnici della salute e profili qualificati nei servizi personali, addetti ai magazzini, operai specializzati, tecnici di impianti per l’estrazione di materie prime e per la loro lavorazione, artigiani, agricoltori e chi lavora nell’ambito dei mulini, dei forni e delle impastatrici, operai edili e legati al mercato della ceramica. Per questi il periodo di contribuzione è di trentadue anni invece che trentasei.

L’anticipo a carico dell’Inps è ponderato sulla base dell’assegno che il contribuente riceve al momento in cui potrà godere della pensione propriamente detta e non può superare i 1.500 euro al mese. Viene erogato per dodici mensilità annuali ed è sottoposto alla logica dell’esaurimento dei fondi disponibili, può essere integrato ai contributi Iscro destinati ai lavoratori autonomi con partita Iva iscritti alla gestione separata del sistema pensionistico, al Reddito di Emergenza e al Reddito di Cittadinanza.

La richiesta si svolge in due fasi. La prima è l’ottenimento delle condizioni di accesso, ovvero la certificazione della soddisfazione dei requisiti, la seconda è la richiesta vera e propria. Le due fasi devono essere portate avanti mediante procedura telematica sul sito dell’Inps al quale occorre accedere mediante Spid, Cns o Cie.

Fondi limitati!

Chi non avesse presentato la richiesta entro ill 31 marzo 2022, ha tempo per presentare quella intermedia entro il 15 luglio 2022. C’è tempo per l’istanza tardiva che prevede l’invio della richiesta entro il 30 novembre 2022 ma, in virtù dei fondi disponibili limitati, c’è il rischio di non potere vedere soddisfatta la propria domanda anche in presenza dei requisiti necessari. L’Inps elaborerà le richieste e ne comunicherà l’esito ai contribuenti entro il 15 ottobre 2022 per chi ha presentato la domanda entro il 15 luglio, e entro il 31 dicembre per chi l’ha presentata entro il 30 novembre 2022.

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