Pensioni, aumenti in arrivo dal 1° gennaio 2022, ecco le novità

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A partire dal 1° gennaio 2022 i pensionati riceveranno un aumento dell’assegno previdenziale. Lo garantisce il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, parlando di un “aumento considerevole delle pensioni che non avveniva da anni”, grazie anche alle misure inserite nella prima legge di Bilancio varata dal presidente Mario Draghi. In un’intervista a Unomattina, ripresa dal sito Quifinanza.it, Tridico ha dichiarato che a partire dal prossimo anno la perequazione sulle pensioni sarà al 100% per tutti gli assegni fino a quattro volte il minimo, con aumenti a scalare per quelle superiori.

Rivalutazione automatica dell’assegno!

“Perequazione” indica la rivalutazione automatica dell’assegno pensionistico a fronte dell’inflazione, in altri termini l’adeguamento della pensione all’aumento del costo della vita, all’aumento dei prezzi. La perequazione serve a proteggere il potere d’acquisto delle pensioni, siano esse dirette o indirette. Il tasso effettivo di rivalutazione delle pensioni, ossia l’aumento che ogni anno viene corrisposto agli assegni previdenziali, si ottiene moltiplicando il tasso di inflazione indicato dall’Istat per il tasso di rivalutazione applicato a seconda della fascia di appartenenza definita sulla base dell’importo dell’assegno percepito.

L’applicazione della rivalutazione avviene ogni d’anno a partire dal 1° gennaio in via provvisoria, prendendo a riferimento il tasso d’inflazione dell’anno precedente, e in via definitiva a novembre sulla base dei valori indicati dal ministero dell’economia con apposito decreto. Previsto un eventuale conguaglio, sia positivo che negativo, nel momento in cui i due valori differiscono.

Il meccanismo di perequazione delle pensioni è via via variato nel corso degli anni, ma a partire dal 1° gennaio 2022 sono stati reintrodotti criteri più favorevoli che assicurano ai pensionati incrementi maggiori dell’assegno rispetto al passato. Tridico ha dichiarato che le pensioni avranno “aumenti considerevoli rispetto all’adeguamento dell’inflazione dal primo gennaio 2022”. Facendo qualche calcolo, gli esperti sostengono che a partire dal 2022 le pensioni fino a quattro volte il minimo (ossia fino a 2.062 euro, visto che per il 2021 la misura del trattamento minimo è fissata a 515,58 euro mensili), avranno una perequazione rispetto all’inflazione del 100%, pari al +1,7% (valore indicato nel decreto ministeriale del 17 novembre 2021).

Le pensioni di importo superiore, invece, avranno un adeguamento rispetto all’aumento dei prezzi del 90% (da oltre quattro volte il minimo a cinque volte il minimo) e poi a seguire del 75%, con la rivalutazione effettiva rispettivamente dell’1,5% e dell’1,275%. Buone notizie, dunque, per i pensionati, che erano rimasti al palo nel 2021, visto che il tasso d’inflazione è stato fissato allo 0%.

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