Ocse: non disfare la riforma Fornero. Il vicepremier Di Maio: “Non si intrometta”

Ocse: non disfare la riforma Fornero. Il vicepremier Di Maio: “Non si intrometta”

L’Ocse (organismo internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica), nella presentazione dell’Interim Economic Outlook a Parigi ha scritto che la prospettiva di una crescita più moderata è probabile in Italia, con incertezze rispetto alla scelta delle politiche. Tassi di interesse più alti, e rallentamento della creazione di posti di lavoro trattengono i consumi. Nel report è previsto un calo del Pil italiano dell’1,2% nel 2018 e all’1,1% nel 2019.

“All’Italia lanciamo un messaggio molto semplice: molte riforme sono state fatte dal precedente governo. E’ vitale che queste riforme continuino” perché l’Italia deve “andare avanti sul cammino della crescita”. A dirlo è il nuovo capo economista dell’Ocse, Laurence Boone, in occasione della presentazione delle prospettive economiche intermedie a Parigi. Boone ha dunque lanciato un avvertimento sulla necessaria fiducia nelle politiche fiscali e il controllo della spesa pubblica, per rilanciare gli investimenti.

Scontro Laurence Boone-Di Maio sulla legge Fornero.

Durante il suo intervento Laurence Boone ha toccato anche il tema delle pensioni italiane, dicendo che sarebbe importante “non disfare la riforma Fornero perché, se si tratta di ridurre l’età pensionabile, sappiamo che questo non crea occupazione, non sono i giovani che rimpiazzano gli anziani“.

Secondo l’economista, sarebbe inoltre ingiusto da un punto di vista di equità intergenerazionale e, ha sottolineato, chi avrà più reddito potrebbe risparmiarlo, non accelerando quindi i consumi. “Il superamento della legge Fornero è nel contratto e verrà realizzato. Quasi due terzi degli italiani sono con noi. I burocrati se ne facciano una ragione. Siamo stati eletti anche per questo e manterremo l’impegno preso“, ha risposto immediamente il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio.

L’Ocse ha infine precisato che “pesanti incertezze pesano sulla crescita mondiale”. Secondo l’organismo internazionale, la crescita mondiale dovrebbe raggiungere il limite massimo del 3,7% nel 2018 e nel 2019. Il mercato del lavoro – ha spiegato l’Ocse – si è ripreso, ma restano risorse inutilizzate e l’aumento dei salari delude.

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