L’idea di crescita economica secondo il Ministro Tria. Aspetti pratici

L'idea di crescita economica secondo il Ministro Tria. Aspetti pratici

La ricetta per la crescita economica del nostro Paese secondo il Ministro Tria. In un lungo articolo su Formiche.net, il nuovo ministro dell’Economia Giovanni Tria ha scritto insieme all’economista Pasquale Lucio Scandizzo gli aspetti pratici per favorire la crescita economica in Italia.

L’effetto positivo degli investimenti.

Nel testo pubblicato viene evidenziato il forte effetto positivo degli investimenti sulla crescita di lungo termine. Il neo ministro Tria ha spiegato che l’idea è di promuovere un vasto programma di investimenti pubblici infrastrutturali attraverso un finanziamento condizionato a livello europeo e soggetto a solidi comportamenti fiscali volti a perseguire la riduzione del debito.

Questo obiettivo, ha proseguito, sarà più facilmente raggiunto grazie all’aumento del Pil nominale, che è lo scopo specifico del programma. Molti dettagli tecnici del programma, e le sue esigenze condizionali, potranno essere progettati in modo adeguato con il concorso degli altri governi e delle istituzioni europee.

Il declino degli investimenti in Europa.

Come si legge nell’estratto dell’articolo sulla rivista economica, Giovanni Tria e Pasquale Lucio Scandizzo, sono critici sia con il piano Juncker sia, a livello interno, con la mancanza di progettazione, analisi e valutazione da parte del settore pubblico.

L’investimento pubblico, come viene evidenziato nelle conclusione, è attualmente ben al di sotto della parità in quasi tutti i paesi avanzati, certamente in Europa, in Italia come in
Germania. Secondo i due economisti, è opportuno aumentare il rendimento del capitale privato, portando così al circolo virtuoso “crowding in”.

Hanno aggiunto che è improbabile che ciò avvenga nell’ambito del piano Junker a livello europeo, ma ogni Stato membro dovrebbe cercare di prevedere il proprio investimento pubblico alla luce del mercato europeo, o addirittura globale, cercando di attirare significativi finanziamenti privati a livello globale attraverso la garanzia di rendimenti più sicuri a lungo termine. Per raggiungere questi scopi, ha spiegato, che anche un temporaneo aumento del deficit destinato a far partire questi programmi dovrebbe essere considerato accettabile.

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