Il nuovo Bonus tremila euro: a chi va?

Dedicata a te, la carta da attivare entro il 31 gennaio 2024

Questa misura ha lo scopo di alleviare le difficoltà causate dall’inflazione. Nel decreto Aiuti quater è stata innalzata la soglia per l’esenzione fiscale dei fringe benefit aziendali. L’agevolazione è valida solo fino alla fine del 2022. In effetti da 600 euro si arriva a 3.000 euro. Come abbiamo visto, il nuovo tetto tutttavia è valido solo per l’anno 2022 e serve per far aumentare gli stipendi dei lavoratori, attraverso meccanismo del rimborso anche delle utenze domestiche.

Come spiega il sito tg24.sky.it, il bonus dipendenti da 3.000 euro può esser erogato solo dalle aziende che operano nel settore privato. Sono invece escluse le pubbliche amministrazioni. A beneficiare del premi, sono solo i lavoratori dipendenti. Sul contributo, se riconducibile al pagamento delle bollette o a una forma di welfare aziendale, non si paga alcuna imposta perché non è considerato reddito imponibile. Questo azzeramento vale anche per l’azienda, che così può dedurlo dal proprio reddito.

L’azienda decide se erogarlo!

Le utenze coperte dal bonus sono quelle che riguardano gli immobili a uso abitativo del dipendente, del coniuge o dei suoi familiari, che ne sostengono le spese anche senza che vi abbiano stabilito la residenza o il domicilio. Fanno parte dell’agevolazione anche le spese delle bollette per uso domestico condominiali, con riguardo alla quota spettante al singolo condòmino. Questo vale anche in caso di affitto, se le utenze sono intestate al proprietario e nel contratto di affitto risulta che il locatario deve pagarle. L’ottenimento del fringe benefit non richiede alcuna domanda, ma dipende dalle scelte dell’azienda: l’impresa può scegliere liberamente se offrirlo ai propri dipendenti.

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