Decreto Rilancio e non pignorabilità delle pensioni, tutte le novità!

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Il Decreto Rilancio è composto da 256 articoli, nei quali la parola “pensioni” compare poche volte. Le trattative tra Governo e sindacati sull’ipotesi di una nuova riforma dopo Quota 100, si sono arenate per l’emergenza Covid-19, e l’ipotesi di tagli che ogni tanto viene evocata nel dibattito pubblico preoccupa i pensionati italiani. Il Decreto Rilancio non introduce alcun intervento sostanziale, ma qualche piccola novità c’è. Per prima cosa, il testo garantisce la compatibilità tra il reddito di emergenza e le pensioni di invalidità, che sono rimaste invariate.

Come ulteriore novità, il Decreto arricchisce il Fondo per le non autosufficienze, di cui si parla all’articolo 111, che risulta incrementato di ulteriori novanta milioni di euro per l’anno 2020, per potenziare l’assistenza, i servizi e l’autonomia delle persone con disabilità gravissima e per il sostegno di coloro che se ne occupano.

Le pensioni sono impignorabili!

Inoltre è stabilito lo stop al pignoramento delle pensioni da parte dell’Agente della riscossione. L’art. 163 recita infatti che, nel periodo tra la data di entrata in vigore del decreto e il 31 agosto 2020, “sono sospesi gli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima della stessa data dall’agente della riscossione e dai soggetti iscritti all’albo previsto dall’articolo 53 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, aventi ad oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, nonché a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione, o di assegni di quiescenza”.

 

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