Decreto fiscale 2019, convertito definitivamente in legge. Ecco tutte le novità

Decreto fiscale 2019, convertito definitivamente in legge. Ecco tutte le novità

Il 13 dicembre 2018, la Camera dei Deputati ha definitivamente approvato il disegno di legge di conversione del decreto fiscale con 272 sì, 143 no e 3 astenuti. Sono molte le novità contenute nel testo del decreto fiscale n. 119/2018 definitivo collegato alla Legge di Bilancio 2019, tra pace fiscale, rottamazione ter, stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro, ma non c’è più la dichiarazione integrativa speciale. Nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale sono contenute ulteriori misure in materia fiscale e tra queste le novità in merito all’obbligo di fatturazione elettronica che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019.

La novità principale è rappresentata dal ridimensionamento della pace fiscale, con la cancellazione della dichiarazione integrativa speciale che avrebbe consentito di regolarizzare somme non dichiarate fino ad un massimo ai 100.000 euro ad anno, dal 2013 al 2017, ed entro il limite del 30% di quanto effettivamente dichiarato. L’articolo 9 è stato integralmente sostituito dalla sanatoria delle irregolarità formali.

Decreto fiscale 2019: le novità sulla fattura elettronica e scontrini digitali

Le novità riguardano anche l’obbligo di fatturazione elettronica in vigore per le partite IVA dal 1° gennaio 2019. Per risolvere, i problemi sollevati dal Garante per la Privacy, sono stati inclusi tra i soggetti esonerati – accanto ai titolari di partita IVA in regime dei minimi e forfettario – anche medici e farmacie, che già trasmettono i dati al sistema TS. A questi si aggiungono le associazioni sportive dilettantistiche che non superano i 65.000 euro di entrate nell’anno.

Proroga della moratoria delle sanzioni fino a settembre 2019 soltanto per i contribuenti con liquidazione IVA mensile. Pare quindi che i trimestrali saranno tenuti a trasmettere le fatture elettroniche entro 10 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione a partire dal 1° luglio 2019. Una novità che crea notevoli complicazioni per le imprese ma soprattutto per gli intermediari. A partire dal 1° gennaio invece le fatture potranno essere emesse entro il termine di liquidazione dell’IVA senza l’applicazione di sanzioni; sanzioni al 20% invece nel caso di invio entro la liquidazione d’imposta successiva. Oltre all’obbligo di fatturazione elettronica, è stato introdotto l’obbligo di memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi. A partire dal primo gennaio 2020, diventa obbligatoria la trasmissione e la memorizzazione telematica degli scontrini.

Decreto fiscale 2019: annullamento automatico per le mini cartelle sotto i mille euro

Per le cartelle di importo inferiore ai mille euro, emesse tra il 2000 e il 2010, è previsto il saldo e stralcio, cioè l’annullamento automatico. Per quelle di valore superiore arriva invece la rottamazione-ter: si potrà pagare senza sanzioni e interessi con 10 rate da versare in cinque anni. Sanabili anche liti e accertamenti: in caso si sia ricevuto, entro l’entrata in vigore del dl, un verbale di contestazione, ci si potrà mettere in regola da subito ripresentando la dichiarazione entro il 31 maggio 2019 e versando le imposte, senza sanzioni e interessi, in un’unica rata o in venti rate trimestrali. Sanatoria anche sugli errori formali, con il versamento di 200 euro per ogni periodo di imposta.

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