Decreto Dignità, testo definitivo della legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale!

Decreto Dignità, testo definitivo della legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale!

Il Senato, il 7 agosto 2018, ha approvato in via definitiva la conversione in legge del cosiddetto decreto dignità. Il testo è passato con 155 voti favorevoli, 125 contrari e 1 astenuto. In data 11 agosto 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la Legge 96/2018 del 9 agosto, di conversione con modifiche del Decreto Dignità Dl 87/2018. Tale provvedimento è entrato in vigore da ieri 12 agosto 2018.

Decreto Dignità, testo definitivo della legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

Nel testo di legge viene introdotto un nuovo bonus per l’assunzione dei giovani con contratto a tempo indeterminato. Da gennaio, chi assume con il nuovo contratto a tutele crescente chi ha meno di 35 anni otterrà uno sconto del 50% sui contributi da versare per i tre anni successivi all’assunzione (con un tetto però pari a 3.000 euro l’anno).

Per quanto riguarda la delocalizzazione nel decreto dignità è previsto per le imprese che hanno beneficiato di aiuti di Stato e che delocalizzano le proprie attività dovranno restituire quanto ricevuto. E’ prevista anche una sanzione, da 2 a 4 volte l’aiuto ricevuto. Inoltre verranno cancellati i benefici fiscali, per le aziende che non raggiungono gli obiettivi occupazionali promessi.

Dopo l’abolizione improvvisa dello scorso anno, i voucher sono tornati sotto una nuova veste. I datori di lavoro potranno così utilizzare i “buoni lavoro” per pagare prestazioni lavorative molto brevi, anche di poche ore soltanto. I nuovi voucher potranno essere usati soltanto per pagare pensionati, studenti con meno di 25 anni, disoccupati e percettori di forme di sostegno al reddito. Restano invece escluse le famiglie, che in passato potevano utilizzare i voucher per pagare ripetizioni scolastiche e collaboratori domestici.

Nel decreto dignità viene ridotta la durata massima dei contratti a tempo determinato da 36 a 24 mesi. I contratti superiori ai 12 mesi, inoltre, dovranno essere giustificati da una causale. Queste nuove regole sui contratti a termine si applicheranno a partire dal prossimo 1° novembre. Previsto dunque un periodo transitorio, sino al 31 ottobre entro il quale per i rinnovi e le proroghe si continueranno ad usare le vecchie regole.

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