Copyright, il Parlamento Ue ha approvato la riforma sul diritto d’autore

Copyright, il Parlamento Ue ha approvato la riforma sul diritto d'autore

Il testo del progetto di Direttiva sul copyright ha trovato il consenso definitivo dell’Europarlamento con 438 voti favorevoli, 226 contrari e 39 astensioni. Ora la proposta deve passare ai colloqui tra parlamento, Commissione e Consiglio dei ministri per arrivare al via libera definitivo entro maggio 2019.

La riforma si basa su quattro pilastri: le grandi piattaforme web dovranno remunerare i contenuti prodotti da artisti e giornalisti; le piccole e micro piattaforme sono escluse dal campo di applicazione della direttiva
Condivisione libera degli hyperlink accompagnati da singole parole; una quota della remunerazione ottenuta dalla casa editrice spetta ai giornalisti.

Diritto autore: Vacca, duro colpo a libertà Rete, persa grande occasione.

Sul piano politico, il sì alla direttiva sul diritto d’autore incassa l’entusiasmo di Pd e Forza Italia e la rabbia del Movimento Cinque stelle. Oggi vincono il lavoro, le persone e la buona informazione contro i giganti miliardari del web, lo ha affermato l’eurodeputata del Pd e vice capodelegazione italiana Isabella De Monte, subito dopo la votazione in Aula a Strasburgo.

Gianluca Vacca, deputato del M5S e sottosegretario del ministero per i Beni e le Attività culturali, commentando l’approvazione dell’Europarlamento alla direttiva sul copyright ha detto che il voto sul diritto d’autore rappresenta un colpo durissimo alla libertà di espressione e d’informazione su internet e quindi alla libertà degli utenti della Rete.

Secondo il deputato del M5S, internet deve restare aperta, invece così viene aperta la strada a censure e bavagli.
Nessuno – ha aggiunto Gianluca Vacca – mette in dubbio la necessità di adeguare la normativa vigente, ferma al 2001, né che i colossi del web debbano pagare i diritti d’autore, ma la strada scelta è sbagliata e pericolosa.

Si è persa una grande occasione – ha continuato – per fare una riforma del copyright al passo coi tempi, che tenesse conto della libertà di condivisione nata grazie alle moderne tecnologie. Festeggiano le grandi realtà del diritto d’autore e le grosse testate d’informazione – ha concluso Vacca – a rimetterci saranno soprattutto i cittadini.

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