Bonus ristrutturazione con diversi fornitori. Le ultime novità

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Molti si chiedono se si possano scegliere sia la detrazione, sia la cessione del credito, sia lo sconto in fattura nel caso che i fornitori siano diversi. Come riporta il sito Informazionefiscale.it, il quesito relativo agli interventi che rientrano nel Bonus ristrutturazione ha trovato risposta da parte dell’Agenzia delle Entrate nel corso di Telefisco 2023, l’evento de Il Sole 24 Ore del 26 gennaio 2023, giunto alla trentaduesima edizione. Deve essere rispettato il massimale di spesa agevolabile per ciascun intervento effettuato.

Il quesito rivolto a Telefisco 2023.

La domanda posta all’Agenzia delle Entrate, la cui risposta è stata fornita nel corso di Telefisco 2023, riguarda le spese relative ad interventi che rientrano nel Bonus ristrutturazione, sulla base dell’articolo 16-bis del TUIR. Il contribuente ha sostenuto diversi interventi: di muratura; idraulici; elettrici; di falegnameria. Nel dettaglio per gli interventi della prima categoria l’impresa ha concesso l’utilizzo dello sconto in fattura, il soggetto ha quindi pagato il 50 per cento della spesa. Invece gli altri tre tipi di intervento sono stati pagati integralmente dal contribuente. questi chiede se può optare per la cessione del credito o per la fruizione diretta dell’agevolazione attraverso la detrazione per le spese sostenute per i diversi fornitori.

La risposta dell’Agenzia delle Entrate.

L’Agenzia delle Entrate fa riferimento innanzitutto al provvedimento da essa stessa emesso l’8 agosto 2020, che fornisce chiarimenti sulle modalità per l’esercizio delle opzioni previste dall’articolo 121 del decreto Rilancio in alternativa all’utilizzo diretto della detrazione. Al punto 3.3 del documento di prassi viene chiarito quanto di seguito riportato: “L’importo della detrazione spettante è calcolato tenendo conto delle spese complessivamente sostenute nel periodo d’imposta, comprensive dell’importo non corrisposto al fornitore per effetto dello sconto praticato. In presenza di diversi fornitori per il medesimo intervento, la detrazione spettante è commisurata all’importo complessivo delle spese sostenute nel periodo d’imposta nei confronti di ciascuno di essi.”

Ulteriori chiarimenti: rispettare il massimale.

Come chiarito al punto 3.1 del documento di prassi, anche l’importo dello sconto in fattura è determinato secondo quanto indicato nel punto 3.3 e non può essere superiore al corrispettivo dovuto. Il contribuente può quindi beneficiare della detrazione nella dichiarazione dei redditi per le spese sostenute per alcuni dei fornitori. Per altri fornitori può invece scegliere la strada dello sconto in fattura o della cessione del credito. In ogni caso deve essere rispettato il massimale di spesa agevolabile, relativo all’intervento effettuato.

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