Bollette con fatturazione a 28 giorni, al via ai rimborsi sotto forma di sconto

Bollette con fatturazione a 28 giorni, al via ai rimborsi sotto forma di sconto

Continua la telenovela sul caso bollette con fatturazione a 28 giorni. Il giorno del rimborso sembra finalmente essere giunto alle porte: nonostante il Tar del Lazio aveva decretato il via ai rimborsi a partire dal mese di ottobre, i rimborsi avverranno ad aprile. Ma non ci sarà un rimborso in danaro. Vediamo cosa è stato deciso e per quale motivo. L’ Agcom aveva imposto agli operatori telefonici rimborsi per la fatturazione a 28 giorni già lo scorso 23 giugno, e poi, successivamente, la legge di Bilancio 2018 ha imposto agli operatori telefonici di attivare bollette mensili ai clienti per la telefonia sia fissa che mobile e sulla pay tv a partire dal prossimo 5 aprile.

Gli operatori hanno fatto ricorso al Tar del Lazio, che ha dichiarato illegittima la fatturazione delle società telefoniche, ma, per quanto riguarda la decisione relativa ai rimborsi, ha preferito attendere che si svolga l’udienza di merito il prossimo 31 ottobre. Il Tar, infatti, ha espresso dubbi sulla possibilità di effettuare rimborsi sotto forma di restituzione di denaro. Niente di fatto, dunque, e a questo punto è intervenuta l’Autorità Garante delle Comunicazioni, che ha invece decretato il rimborso già nel mese di aprile.

Fatturazione mensile, ecco come funziona il rimborso.

Le società telefoniche Vodafone, Tim, Wind e Fastweb dovranno quindi adoperarsi per effettuare i rimborsi a tutti gli utenti, ma questi rimborsi non avverranno sotto forma di denaro bensì sotto forma di sconto. Lo sconto verrà accreditato sulla bolletta della telefonia fissa della linea di casa del mese di aprile. Ma come si calcola lo sconto? Si dovranno conteggiare i giorni indebitamente pagati, ovvero fare la differenza tra le bollette a 28 giorni e quelle mensili a partire dalla data del 23 giugno 2017.

La cosa sembra non essere destinata a finire. C’è, infatti, anche un’altra questione spinosa. Per “difendersi” dalla fatturazione mensile, infatti, le società telefoniche hanno aumentato i canoni mensili, ed i consumatori si trovano quindi a pagare, nell’arco dell’anno, lo stesso identico importo che pagavano con la fatturazione mensile.

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