Vaccino, il Tar di Catania nega la seconda dose ai furbetti

Vaccini anti-Covid e cure: cosa è autorizzato e cosa no. Il punto della situazione

All’inizio della campagna vaccinale si è sviluppato il fenomeno dei furbetti che hanno saltato la fila scavalcando chi ne aveva diritto prima di loro. A tal proposito ci sono delle sentenze dei giudici amministrativi. Una delle ultime, come riporta Il Sole 24 ore, ripreso dal sito de Il Fatto Quotidiano, è quella del Tribunale ammnistrativo di Catania. Il verdetto è molto duro con chi ha ottenuto la prima dose del vaccino con percorsi “abbreviati”.  Costui non può pretendere anche la seconda dose con la stessa procedura.

Un ricorso!

Certi vaccinati con il percorso abbreviato hanno impugnato il provvedimento dell’Assessore regionale alla Salute della Sicilia che ha sospeso la somministrazione della seconda dose di vaccino per chi, non avendone diritto, aveva avuto comunque accesso alla prima dose. Dopo la prima iniezione di vaccino Pfizer, pur non rientrando nelle categorie prioritarie indicate dal Piano strategico nazionale, i ricorrenti hanno chiesto al Tar di ordinare all’Asl di somministrare la seconda dose di vaccino entro i successivi quaranta giorni.

Il ricorso è stato respinto perché non esiste una letteratura scientifica su eventuali ripercussioni sulla salute dovute alla mancata somministrazione della seconda dose. Oltre a ciò secondo il Tar la somministrazione della seconda dose non può essere ottenuta facendo leva su un presunto risparmio di spesa perché è prevalente invece l’interesse generale a garantire il regolare proseguimento della campagna vaccinale nei confronti degli aventi diritto, tenendo conto proprio del contingentamento del numero delle dosi di vaccino.

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