Transizione digitale nella PA, tutte le novità

Dipendenti pubblici tra smart working e rientro in ufficio

Domani sarà presentato il percorso di interventi attuati attraverso PA Digitale 2026, la piattaforma che consente alle amministrazioni di ricevere i fondi del PNRR dedicati all’innovazione tecnologica. Come spiega il sito del Corriere della Sera, dal 4 aprile, per i successivi quattro mesi, le misure saranno rivolte a tutti i 7.904 comuni d’Italia: sono stati stabiliti quattro programmi standard, uguali per tutti, a cui ciascun comune può fare domanda.

Migliorare il sito web!

Il primo consiste, per 613 milioni di euro, nel migliorare il sito web affinché sia più semplice e accessibile e creare nuovi servizi online: dal pagamento digitale (tramite pagoPA o app IO) di imposte come Imu, canone idrico, alla gestione dei servizi scolastici (mense, trasporto studenti, attività), fino alla ricezione automatica di bonus e agevolazioni tributarie a cui il cittadino ha diritto, come l’assegno di maternità. Attraverso internet sarà possibile anche fare richiesta per gli alloggi Erp o Iacp e gestire e organizzare i mercati comunali.

Ventisei nuovi servizi!

In totale si tratta di ventisei servizi della pubblica amministrazione, la cui lista sarà nota dalla pubblicazione degli avvisi. Altro obiettivo, da un miliardo di euro, riguarda la migrazione dei dati su cloud, uno spazio di archiviazione che garantisce una maggiore sicurezza perché indirizza il materiale delle applicazioni delle PA locali verso servizi qualificati e sicuri. I comuni potranno migrare 96 applicazioni, attualmente gestite nei server interni. Inoltre, terza misura in campo, 750 milioni di euro saranno destinati a completare l’adozione di pagoPA per i pagamenti su tutti i servizi della pubblica amministrazione nonché le notifiche tramite la app IO.

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