Tim e Wind sanzionate per le fatture a ventotto giorni!

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Le ultime novità sulle fatture a 28 giorni ed i provvedimenti dell’Agcom. Nell’ambito dell’attività di vigilanza sul ripristino della cadenza mensile della fatturazione e dei rinnovi delle offerte dei servizi di comunicazioni elettroniche, l’Agcom ha avviato un procedimento sanzionatorio per condotta non conforme verso degli operatori Tim e Wind Tre.

Una segnalazione di Altroconsumo.

La procedura è stata innescata dai rilievi della rivista Altroconsumo. Il consiglio dell’autorità, si legge in un comunicato, ha preso in esame la riformulazione delle modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali poste in essere dagli operatori successivamente al provvedimento con cui l’Antitrust è intervenuta nei confronti di Assotelecomunicazioni, Tim, Wind Tre, Fastweb e Vodafone in relazione all’asserita intesa concernente la determinazione delle modifiche di prezzo comunicate agli utenti in occasione della rimodulazione del ciclo di fatturazione.

Mancanza di informazioni chiare.

In base al monitoraggio svolto, spiega Agcom, è emerso che gli operatori richiamati non hanno assicurato informazioni chiare, complete e trasparenti e le informative non hanno rispettato il quadro regolamentare in materia di diritto di recesso.

Il richiamo a Tim e Wind.

Inoltre l’Agcom spiega che, a seguito della rideterminazione da parte degli operatori dell’originario aumento dei rinnovi delle offerte, ha richiamato Tim e Wind Tre al rispetto degli obblighi previsti dalla normativa di settore in materia di informativa nei confronti degli utenti interessati dalla nuova manovra al fine di consentire, anche mediante il legittimo esercizio del diritto di recesso, scelte contrattuali consapevoli.

Il procedimento sanzionatorio.

Il monitoraggio svolto ha evidenziato che gli operatori richiamati non hanno assicurato, per il tramite delle comunicazioni rese all’utenza finale tramite sms e sito aziendale, informazioni chiare, complete e trasparenti, risultando le stesse non adeguate per comprendere le reali condizioni economiche e così consentire agli utenti di scegliere se esercitare il diritto di recesso. È emerso inoltre che le informative non hanno rispettato il quadro regolamentare in materia di diritto di recesso, con particolare riferimento alle modalità per esercitarlo. Per tali ragioni è stato avviato un procedimento sanzionatorio.

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