Tav, le posizioni favorevoli e le contrarie: tutte le novità

Tav, le posizioni favorevoli e le contrarie: tutte le novità

La questione Tav tra Torino e Lione si fa sempre più delicata, e la discussa e contrastata linea ad alta velocità Torino-Lione – Tav appare in alto mare. Il Ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini a Sky Tg24 ha fatto sapere che per lui il progetto deve andare avanti, dopo un’attenta e preventiva analisi dei costi e dei benefici: “Io di mio preferisco sempre costruire e andare avanti”, ha affermato, specificando che nel contratto di governo è prevista una valutazione dei pro e dei contro. Contrario alla realizzazione, invece, il Movimento Cinque Stelle.

Contrario alla realizzazione dell’opera è anche il ministro dei Trasporti e delle Infrasturrure Danilo Toninelli a causa degli eccessivi costi previsti, anche se la revisione del progetto del 22 dicembre dello scorso anno, secondo quanto scrive Voce.info, è riuscita ad ottenere un notevole risparmio per l’Italia di ben 2,4 miliardi.

Tav, la posizione degli industriali torinesi.

Favorevoli alla Tav tra Torino e Lione, invece, sono gli industriali torinesi, che hanno scritto una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in cui hanno espresso le ragioni del loro sì all’opera. La lettera, firmata dal presidente degli industriali torinesi Dario Gallina e dal presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli, spiega l’importanza che l’opera riveste per il sistema economico di tutto il Nord Italia.

Anche l’eurodeputato Alberto Cirio è favorevole alla realizzazione dell’opera, e spiega come in gioco ci sia, oltre alla credibilità dell’Italia, anche molti posti di lavoro. Cirio ha firmato la petizione europea “Sì Tav” per far rispettare all’Italia gli impegni relativi alla linea alta velocità Torino-Lione. Cirio, poi, affronta il dolente tasto della penale da sostenere nel caso in cui non si realizzi più l’opera: gli uffici della Commissione Ue sembrano aver escluso la possibilità di quest’onere pecuniario, ma altre fonti del Cef, spiega, parlano di penali che vanno dal 2 al 10%.

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