Tav, l’alta velocità tra Torino e Lione si farà: la protesta dei No Tav

Tav, l'alta velocità tra Torino e Lione si farà: la protesta dei No Tav

Alta velocità sì, alta velocità no. Il tira e molla dura da anni, ma stavolta sembra che ci si stia avvicinando ad un epilogo. Il Governo italiano, infatti, ha dato il via libera al progetto che collegherà Torino a Lione, inviando all’Ue una lettera in cui viene data conferma della volontà di realizzare il progetto. La scorsa settimana il sì era già stato anticipato dal Premier italiano. Conte ha spiegato che non completare l’opera verrebbe a costare molto di più rispetto alla sua realizzazione. Non completare l’alta velocità Torino – Lione, inoltre, farebbe venire meno l’Italia agli accordi con la Francia e con l’Ue, ed il bel paese non potrebbe appellarsi al mutuo dissenso. In caso di rottura dell’accordo, i costi di tale decisione sarebbero altissimi.

Dopo le parole di Conte, la palla è poi passata al Parlamento, che si è dovuto esprimere entro la serata di venerdì, altrimenti avrebbe perso i fondi europei destinati alla realizzazione della Tav. Adesso si dovrà indire una gara per la realizzazione del tunnel sia sul versante francese che su quello italiano, ed i nomi dei gruppi che potranno presentare un’offerta saranno noti per il mese di settembre.

No Tav, le proteste degli attivisti: “l’opera procurerà più costi che benefici”.

Non tutti, però, sono d’accordo alla realizzazione dell’opera. Gli attivisti del movimento No Tav sostengono, infatti, che la sua realizzazione porterà ad ingenti danni economici ed ambientali. Gli esponenti del movimento sostengono, inoltre, che l’Italia non trarrà nessun vantaggio dall’alta velocità tra Torino e Lione, e nella mattinata di sabato si è tenuta una manifestazione che si è conclusa con sassi e bombe carta contro la polizia. Le forze dell’ordine, dal loro canto, hanno risposto agli attacchi con lacrimogeni ed arresti.

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