Tasse ed evasione, aumentano le entrate grazie alle lettere preventive dell’Agenzia

Tasse ed evasione, aumentano le entrate grazie alle lettere preventive dell'Agenzia

Entrate dello stato, aumentati gli incassi nell’ultimo semestre del 2018. L’Italia era un fanalino di coda nell’evasione delle tasse in Europa, ma le entrate degli ultimi mesi possono considerarsi soddisfacenti. Nei primi sei mesi di quest’anno l’Agenzia delle Entrate ha inviato delle lettere ai contribuenti che, sulla base dei dati posseduti, l’Agenzia ritiene ci siano dei redditi non dichiarati. Queste lettere hanno portato i contribuenti a versare nelle casse dello stato oltre settecento milioni di euro: si tratta di un considerevole incremento rispetto al 2017, di oltre il 250%.

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, sta inviando delle lettere preventive per avvisare i contribuenti di possibili errori nelle dichiarazioni, e queste lettere, che non sono altro che degli “alert” preventivi, ammontano ad oltre un milione. In questo modo i contribuenti possono correre ai ripari, ponendo rimedio alle irregolarità con sanzioni estremamente basse rispetto a quelle che sono previste in caso di notifica dell’avviso di accertamento da parte dell’Agenzia. Grazie all’adempimento spontaneo nelle casse dello stato le entrate sono aumentate del 333 per cento.

Anche i controlli da parte dell’Agenzia sono aumentati nel primo semestre di quest’anno: le verifiche e gli accertamenti sono stati circa 232 mila, e questi maggiori controlli hanno portato a maggiori entrate, circa il 6 per cento in più rispetto allo stesso periodo del precedente anno.

Aumento dell’Iva e maggiori entrate fiscali: le dichiarazioni del ministro dell’economia Tria.

Per quanto riguarda, invece, l’aumento delle aliquote Iva, sembra che questa misura sia inevitabile per salvaguardare gli indici di bilancio. Le clausole di salvaguardia implicano, quest’anno, un aumento delle imposte indirette per circa 12,5 miliardi nel 2019 e 6,6 miliardi nel 2020. Il ministro Tria ha proposto di lasciare che l’Iva aumenti nei prossimi due anni, anche se queste proposte non incontrano il favore di Di Maio e di Salvini. In questo modo, si possono utilizzare queste maggiori entrate fiscali a copertura delle nuove misure di politica economica.

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